Addio a Philip Roth, colosso della letteratura mondiale

Vincitore del premio Pulitzer nel 1997, Roth ha fatto la storia della letteratura americana e mondiale.

Lp - AFP PHOTO / Jim WATSON

NEW YORK (Rita Sparano) – E’ morto all’età di 85 anni Philip Roth, tra gli scrittori più influenti della letteratura contemporanea. La causa del decesso, avvenuto in un ospedale di Manhattan, New York, è stata un’insufficienza cardiaca. La notizia è stata diffusa dal New Yorker e confermata da Andrew Wylie, il suo agente letterario. L’uomo “è morto circondato dai suoi amici di una vita che lo hanno profondamente amato“. Lo ha scritto il suo biografo.

Philp Roth, scrittore dell’identità americana

Originario di Newark, nel New Jersey, il polo di interesse della vastissima produzione letteraria di Philip Roth è stato senz’altro il complesso volto della sua America. L’autore, che viveva tra la campagna del Connecticut e l’Upper West Side di New York, nel corso della sua carriera di scrittore acclamato da critica e pubblico, ha saputo profondamente esplorare e raccontare l’identità del suo paese, di cui era instancabile cronista. Osservatore innamorato della società americana, in particolare delle comunità ebreo-americane, Roth ne ha descritto vizi, paure e follie tramite personaggi letterari divenuti iconici, filtrando il tutto con la sua geniale ironia. Vincitore del premio Pulitzer nel 1997 con l’opera “Pastorale Americana”, il suo lavoro più noto è “Lamento di Portnoy“.

L’alter ego letterario di Nathan Zuckerman

A partire dalla composizione de “Lo scrittore fantasma”, opera pubblicata nel 1979, Roth parla attraverso il suo alter ego letterario. Nathan Zuckerman, questo il nome che gli ha dato, è uno scrittore incapace di vivere il suo successo. La fama diventerà per lui una sorta di “gabbia”, oltre che fonte di pregiudizi da parte del crudele pubblico.

Nobel mancato

Nonostante vantasse la composizione di opere magistrali (l’ultimo libro, Nemesi, è del 2010), che gli hanno valso importanti premi come il Man Booker International Prize del 2011, Philip Roth non è mai riuscito ad ottenere il premio Nobel per la Letteratura. L’ambito riconoscimento è sempre sfuggito allo scrittore americano, che ogni anno sembrava prossimo alla sua conquista.

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