Addio al Totocalcio: con la manovra scompare la storica schedina

Il provvedimento è tra quelli all’esame della commissione bilancio del Senato. Prevista una nuova tipologia di scommesse in deroga al decreto dignità che limita il gioco d’azzardo

La schedina (foto d Calcioweb)
ROMA – Addio a Totogol, ‘Il 9’ e Totocalcio. Con un emendamento dei relatori alla manovra, non ancora votato in commissione Bilancio al Senato, arriva una riforma dei concorsi pronostici sportivi.
La schedina va in pensione
In realtà la mitica ‘schedina della Sisal’ era diventata da molti anni fuori moda, sostituita dalla nuova moda delle scommesse online e delle sale scommesse. Per rilanciare questa tipologia di gioco che non comporta rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo si prevede, un unico prodotto, con l’aumento delle possibilità di vincita e la possibilità di farne pubblicità in deroga al decreto dignità. La promozione è affidata alla nuova Sport e Salute, la nuova Spa dello sport che sostituisce Coni Servizi
Il debutto della vecchia Sisal

Il concorso debuttò il 6 maggio del 1946: l’invenzione si deve a un giornalista della Gazzetta dello Sport, Massimo Della Pergola. Era stato allontanato dal quotidiano sportivo nel 1938 in quanto ebreo e si era trasferito in Svizzera per sfuggire alle leggi razziali. Il Totocalcio, che all’inizio veniva comunemente chiamato ‘Sisal’ ebbe un successo immediato nell’Italia che usciva dalle ferite della guerra e si trasformò ben presto in una ‘fiera dei sogni’ (o delle illusioni) per milioni di italiani.

I super montepremi

Le scommesse crebbero costantemente fino al 1993 , anno d’oro per le giocate. Quell’anno, precisamente il 7 novembre si materializzò la vincita più alta della storia del concorso: oltre 5 miliardi e mezzo di lire (2.700.000 euro di oggi) incassati da un giocatore sempre rimasto anonimo che aveva fatto la sua puntata in una tabaccheria di Crema. Sempre nel ‘93, ma il 5 dicembre, si registrò il monte premi più alto: 34.470.967.370 lire.

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