Aeroporto, il Governo in sopralluogo a Grazzanise

Venerdì attesa la visita allo scalo del sottosegretario ai Trasporti Ferrante

CASERTA – Il Governo valuta la soluzione di Grazzanise per decongestionare Capodichino. Mentre la Regione applica le direttive del governatore Vincenzo De Luca e privilegia Pontecagnano, a Roma seguono una linea diversa: venerdì il sottosegretario ai Trasporti Tullio Ferrante sarà in Campania per effettuare sopralluoghi sia allo scalo salernitano che a quello casertano. L’ipotesi casertana, quindi, a Roma viene presa in considerazione, a differenza di quanto accade a Palazzo Santa Lucia. L’apertura del ministro della Difesa Guido Crosetto sull’uso civile della struttura ha riportato l’attenzione su un progetto millantato da decenni ma poi affossato da Governo (in particolare quello guidato da Mario Monti) e Regione (con l’evidente obiettivo di favorire Pontecagnano). La scelta salernitana presenta diversi punti critici, a partire dalla presenza delle montagne che rendono difficoltose le manovre. Del resto, da anni di parla di valorizzare l’aeroporto salernitano (da qualche tempo ribattezzato “Pontecagnano-Costa d’Amalfi”), ma il traffico resta modesto. Anche il comitato civico No Fly Zone, che si batte per il decongestionamento di Capodichino e l’altro ieri è sceso in piazza al Vomero con una petizione, disapprova la scelta, ma la geopolitica deluchiana è stata finora più forte delle valutazioni tecniche.

Il Governo aveva già dato un segnale di interessamento con l’apertura mostrata dal ministro della Difesa Guido Crosetto all’uso civile dello scalo, che potrebbe accogliere il traffico merci. Finora la Difesa aveva detto no all’uso della pista da parte di velivoli non militari: in passato la pista accoglieva aerei da combattimento, mentre adesso sono gli elicotteri da trasporto a transitare.

Inoltre, gli assi stradali e le ferrovie ci sono e la conformazione geografica del territorio è favorevole al progetto.
La prima frenata sul progetto di scalo civile a Grazzanise è arrivata nel 2012, con il governo di Mario Monti: il Piano per lo sviluppo aeroportuale eliminava Grazzanise dagli hub dell’aviazione civile. All’epoca, a Palazzo Santa Lucia, governava il centrodestra di Stefano Caldoro. Ma anche lo sfidante, Vincenzo De Luca, bocciava Grazzanise, nella campagna elettorale del 2010. Secondo la sua opinione Un aeroporto internazionale così vicino a Roma sarebbe stato inutile e si rischiava lo sperpero di denaro pubblico.

Già nel 1972, invece, in uno studio del ministero dei Trasporti si leggeva che l’apertura di Grazzanise era urgente. Già all’epoca Capodichino era saturo, adesso ci sono 13 milioni di passeggeri all’anno, quando il punto di saturazione per questo aeroporto è di 6 milioni di passeggeri.

L’aeroporto partenopeo è autorizzato per 30 movimenti all’ora, lavora per 17 ore dalle 6 alle 23 e ha 510 voli potenziali al giorno, quindi oltre 186mila all’anno.

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