Affonda un barcone al largo di Tripoli, i tre superstiti: eravamo partiti in 120

Dall'alto l'aereo della Marina aveva avvistato l'imbarcazione. Per cercare di salvarli aveva dirottato sul luogo del naufragio un cargo liberiano

LAPRESSE / AFP

A tentare la traversata erano stati in circa 120. Non cinquanta, come si era detto inizialmente. Dall’alto l’aereo della Marina aveva avvistato l’imbarcazione in difficoltà. Per cercare di salvarli aveva dirottato sul luogo del naufragio un cargo liberiano. Ma è stato troppo tardi. Non sono stati rinvenuti neppure i corpi.

Una strage, l’ennesima ospitata dal Mediterraneo. Un gommone, ieri mattina (clicca qui per leggere), è naufragato al largo di Tripoli. Tre i superstiti: persone baciate dalla fortuna e raccolte dal mare dalla Marina militare. Il loro racconto è agghiacciante: l’imbarcazione che li trasportava non c’è più. A bordo c’erano anche una ragazza incita, due bimbi e altre 9 donne.

Soltanto 3 i ‘salvati’ dall’elicottero decollato dalla nave Duilio. Dopo il loro ricovero a Lampedusa, stamattina hanno raccontato la tragedia.

Se c’è stata l’ennesima strage di migranti, per Matteo Salvini è colpa delle politiche europee. “Altri morti al largo della Libia. Finché i porti europei rimarranno aperti, finché qualcuno continuerà ad aiutare i trafficanti, purtroppo gli scafisti continueranno a fare affari e a uccidere”

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome