Afghanistan, al G7 pressing sugli Usa per il rinvio del ritiro. Talebani avvertono: “Reagiremo”

Mentre proseguono le evacuazioni dall'aeroporto internazionale di Kabul, il Regno Unito, la Francia e la Germania hanno avvertito gli Stati Uniti di prorogare oltre il 31 agosto la data di scadenza per il ritiro delle truppe Usa e Nato dall'Afghanistan.

(AP Photo/Rahmat Gul)

ROMA – Mentre proseguono le evacuazioni dall’aeroporto internazionale di Kabul, il Regno Unito, la Francia e la Germania hanno avvertito gli Stati Uniti di prorogare oltre il 31 agosto la data di scadenza per il ritiro delle truppe Usa e Nato dall’Afghanistan. Il premier britannico Boris Johnson dovrebbe avanzare formalmente la richiesta nel corso del vertice straordinario del G7 convocato da Londra per far fronte alla crisi. Lo stesso presidente Usa Joe Biden ha riferito domenica sera in conferenza stampa che erano in corso discussioni su una possibile estensione delle operazioni. La dichiarazione ha allertato i talebani che hanno minacciato conseguenze nel caso di un permanenza prolungata delle truppe degli Stati Uniti. Finché non se ne sarà andato l’ultimo soldato americano non verrà formato un nuovo governo, ha detto una fonte vicina agli studenti coranici all’Afp. Successivamente il Pentagono ha chiarito che l’obiettivo resta quello di completare le evacuazioni entro fine mese, e ha riferito di contatti costanti con i mujaheddin.

Nel Paese la situazione resta tesa. Nelle scorse ore un soldato afghano è rimasto ucciso in uno scontro a fuoco avvenuto appena fuori dall’aeroporto di Kabul, mentre altre tre persone sono rimaste ferite. A nord della capitale i talebani hanno inviato frange di combattenti per mettere fine alla resistenza portata avanti dagli oppositori guidati da Ahmad Massoud, figlio del leggendario ‘Leone del Panshir’, leader della resistenza contro gli estremisti negli anni ’90. I talebani in mattinata hanno annunciato di aver preso il controllo di tre distretti e di aver messo la regione del Panshir, dove si sono riuniti gli oppositori, per lo più di etnia tagika, sotto assedio. Ma hanno riferito di voler risolvere la questione pacificamente. Un gruppo di resistenza anti-talebani ha affermato che nel Panshir in migliaia sono pronti a combattere. Abbiamo “migliaia di forze pronte per la resistenza”, ma vogliamo prima portare avanti negoziati pacifici, ha detto alla Bbc Ali Nazary, capo delle relazioni estere per il Fronte di resistenza nazionale dell’Afghanistan (Nrf). “Se questi falliscono, allora non accetteremo alcun tipo di aggressione”, ha aggiunto.

E mentre la Russia ha annunciato di non voler interferire nel confronto tra le due fazioni, Parigi e Berlino hanno espresso la necessità di prorogare la data di scadenza per il ritiro delle truppe occidentali. “Stiamo parlando con gli Stati Uniti, la Turchia e altri partner con l’obiettivo di facilitare le operazioni civili dall’aeroporto di Kabul per consentire l’evacuazione delle persone oltre il 31 agosto. Dovremo anche continuare a parlare con i talebani di questo problema, ed è quello che stiamo facendo”, ha detto il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas. “Siamo preoccupati per la scadenza del 31 agosto fissata dagli Stati Uniti”, gli ha fatto eco il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian. “È necessario più tempo per completare le operazioni in corso”, ha aggiunto. L’obiettivo, ha ribadito in serata il portavoce del Pentagono John Kirby, “è far uscire più persone il più velocemente possibile”, e “cercare di farlo nel miglior modo possibile entro la fine del mese”. Nelle ultime 24 ore sono state evacuate dall’aeroporto internazionale di Kabul 16mila persone. Secondo quanto riferito dalla Cnn, nell’area dello scalo ci sarebbero circa 20mila persone ancora in attesa di essere portate in salvo.

LaPresse

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