Afghanistan, Cei: no ai respingimenti da chi arriva da Paesi in guerra

La situazione in Afghanistan “rimane drammatica e incerta anche se i riflettori sul Paese si sono quasi spenti

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse Afghanistan - fuga da Kabul Nella foto: cittadini afghani evacuati con l’ultimo volo da Kabul in arrivo all’aeroporto di Fiumicino Photo Mauro Scrobogna /LaPresse August 28, 2021  Rome, Italy News Afghanistan - escape from Kabul In the photo: Afghan citizens evacuated with the last flight from Kabul arriving at Fiumicino airport

ROMA – La situazione in Afghanistan “rimane drammatica e incerta anche se i riflettori sul Paese si sono quasi spenti”. Lo afferma il comunicato finale della sessione autunnale del Consiglio permanente della Cei. “Lo sforzo messo in campo dalle nostre comunità per l’accoglienza e la protezione internazionale degli afghani arrivati con i numerosi ponti aerei è stato esemplare, così come lodevole è stata la risposta da parte delle diverse forze politiche. La Chiesa in Italia, che si è resa subito disponibile a supportare tale impegno, si augura che la stessa sollecitudine abbracci anche gli afghani che nei prossimi mesi si metteranno in cammino per raggiungere l’Europa attraverso la rotta balcanica e il Mediterraneo. Ogni respingimento infatti negherebbe un diritto fondamentale del popolo afghano che scappa da guerra e violenza. L’auspicio è che il diritto alla protezione internazionale sia tutelato non solo per gli afghani ma anche per gli uomini in fuga da 70 Paesi”.

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome