Allevatori in rivolta, Domiziana bloccata

Allevatori in rivolta, Domiziana bloccata
Allevatori in rivolta, Domiziana bloccata

CASERTA – Come preannunciato nei giorni scorsi da “Cronache”, gli allevatori bufalini hanno fatto ricorso al blocco stradale per richiamare l’attenzione sulla loro vertenza. Ieri mattina decine di trattori hanno fermato la circolazione sulla Domiziana: “Non andremo via – hanno notato i manifestanti – finché non sarà applicato l’ordine del giorno votato all’unanimità dal parlamento”. Gli allevatori bufalini, che da oltre un anno protestano contro il piano della Regione per l’eradicazione della brucellosi e della tubercolosi, hanno occupato con i trattori il tratto della statale Domiziana compreso tra i comuni di Castelvolturno e Mondragone. Molti i disagi per la circolazione, quasi bloccata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la polizia di Stato. Gli allevatori, rappresentati dal Coordinamento unitario il cui portavoce è Gianni Fabbris, lamentano come il piano regionale abbia portato negli ultimi anni all’abbattimento di oltre 140mila bufale, di cui solo poco più dell’1% risultate realmente malate da analisi post-mortem, e alla chiusura di 400 aziende bufaline con 5000 posti di lavoro persi, e annunciano che non rimuoveranno il blocco finché non sarà applicato l’ordine del giorno votato all’unanimità dal Parlamento, in cui si propone di “riqualificare” il piano regionale campano su Brucellosi e Tbc sulla base dell’ordinamento comunitario e della petizione europea presentata alcune settimane fa, e di garantire così il superamento e la risoluzione di alcuni nodi critici come l’autocontrollo, l’apertura di un tavolo condiviso di confronto, la vaccinazione, la tracciabilità del latte, le opere di sistemazione del territorio.  Nell’ordine del giorno si propone di “riqualificare” il Piano Campano sulla brucellosi e la tubercolosi, sulla base dell’ordinamento comunitario 689 del 2020 (oggetto della petizione proposta in Europa dal Coordinamento).

Ieri, nel corso del presidio, sono intervenuti a esprimere solidarietà ai manifestanti i sindaci di Castelvolturno Luigi Petrella e di Mondragone Francesco Lavanga e la coordinatrice di Fdi a Mondragone Rachele Miraglia. Il presidente della Provincia Giorgio Magliocca ha esortato i cittadini a comprendere  le ragioni della protesta, nonostante i disagi. 

Fino alle 20 di ieri la Prefettura non aveva fatto sapere nulla sull’apertura di un tavolo con Regione e Governo: il blocco prosegue a oltranza e il portavoce Fabbris ha annunciato che ricomincerà lo sciopero della fame, come già fatto l’anno scorso. 

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