Amministrative: bene il centrosinistra, riflessioni nel centrodestra

Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia si consolano con la Regione Calabria

Amministrative: al centrosinistra vanno Milano, Bologna e Napoli, rispettivamente ai sindaci Sala (riconfermato), Lepore e Manfredi. Ballottaggio alla capitale tra Michetti e Gualtieri così come a Torino dove se la vedranno sul filo di lana Lo Russo e Da Milano. Stesso discorso a Trieste che vedrà uno dei due futuri sindaci al ballottaggio tra Di Piazza e Russo.

Roma incerta

Dunque si va al ballottaggio nella Capitale tra tra Michetti e Gualtieri. Diero ai due, seppur distanziato Carlo Calenda ha comunque raggiunto il 20% dei voti di lista con ‘Calenda sindaco’. Dunque meglio del M5S che chiude con l’11,08. “Siamo molto fiduciosi e molto ottimisti – ha detto Gualtieri – Affronteremo queste ultime due settimane di campagna con grande umiltà, impegno, determinazione, apertura e grande capacità di ascolto, affermando le nostre idee e la nostra visione, perché noi siamo convinti che Roma può rinascere”. Dal canto suo Michetti ha puntato gli astenuti: “Quando c’è l’astensionismo – ha detto – significa che dobbiamo coccolare di più la gente. Il mio proposito è confrontarmi con più persone possibile ed intercettare il maggior numero di voti”.

Milano: Pd primo partito

Resta il primo partito a Milano il Pd con oltre il 30% dei consensi  il 30%. Ottimo il risultato di FdI che quadruplica i suoi voti rispetto al 2016. Terremoto invece nei 5S che dal 10% scende al 2,7%, superato anche dal movimento di Gianluigi Paragone Italexit che non riesce ad entrare in consiglio comunale fermandosi al 2,99%. Sala vince, dunque, con 277.478 preferenze mentre allo sfidante Luca Bernardo vanno 153.637 voti pari al 3,97%. Gianluca Paragone con 14.366 voti, ha superato la candidata del M5s, Layla Pavone con 12.953 voti. 

Napoli e Bologna al centrosinistra

Gaetano Manfredi e Matteo Lepore, sono i nuovi sindaci di Napoli e Bologna direttamente al primo turno. Il partenopeo, docente universitario ha ottenuto il 62,94% dei consensi ma la lista M5s che lo ha sostenuto ha ottenuto ‘solo’ il 9,76%. Stesso discorso per il capoluogo emiliano: Matteo Lepore ha ottenuto il 61,9% mentre la lista M5s che lo ha sostenuto ha incassato solo il 3,37%. 

Lo Russo: “Convinceremo i 5S”

Torino vedrà il ballottaggio tra Lo Russo e Da Milano. “Noi ci rivolgeremo agli elettori di tutti gli altri 11 candidati sindaco, compresi quelli del Movimento 5 Stelle – ha detto il candidato del Cs – lo faremo sulla base della nostra piattaforma politica che parla di ambiente, giovani, diseguaglianze. Siamo convinti che molti elettori del Movimento 5 Stelle potranno valutare l’ipotesi di sostenere il centrosinistra. E’ stata una stata campagna elettorale che abbiamo condotto all’insegna dell’unità del centrosinistra e soprattutto in mezzo alle persone che credo sia stata la cosa più apprezzata. Adesso abbiamo 15 giorni per parlare di temi, lavoro, lotta alle diseguaglianze e sviluppo della città che saranno il cuore dei nostri messaggi”.

Tajani: “Riflessione per riorganizzare il centrodestra”

Per il coordinatore di FI, Antonio Tajani non c’è tempo da perdere: “Il ruolo di Berlusconi sarà sempre più importante. Ora il centrodestra deve fare una riflessione per organizzare il centrodestra”. E sulla vittoria in Calabria nella corsa alla Regione ha aggiunto: “Occhiuto in Calabria ha vinto e se aggiungiamo a FI il voto della lista civica azzurra arriviamo al 25%: c’è voglia di un centro di centrodestra e il ritorno in campo di Berlusconi che è il suo federatore questo dovrebbe permettere al centrodestra di guardare con fiducia al 2023.

Centinaio: “’Era una missione impossibile”

Chiaro il commento sul  risultato elettorale conseguito dalla Lega del sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio: “Non mi aspettavo un risultato così importante di Sala al primo turno, ma sapevo che c’era una grossa differenza tra il nostro candidato e il sindaco uscente. Era mission impossibile: “Chi dice che è colpa di Salvini non capisce nulla di politica. Il segretario ha fatto tutto quel che poteva fare. Non gli si può buttare la croce addosso. Non posso credere che i candidati sconfitti diano la colpa a Salvini: non funziona così, siamo una squadra”. 

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