Amnesty: la condanna a 33 anni per l’avvocata Sotoudeh è una vergognosa ingiustizia del tribunale iraniano

in foto Nasrin Sotoudeh

MILANO – Amnesty International ha definito una “vergognosa ingiustizia” la condanna della nota avvocata e attivista dei diritti umani iraniana Nasrin Sotoudeh a 33 anni di carcere e a 148 frustate.

La sentenza si aggiunge alla condanna a cinque anni emessa nel settembre 2016 al termine di un altro processo irregolare, per un totale di 38 anni di prigionia, spiega in una nota Amnesty Italia.

È sconvolgente che Nasrin Sotoudeh vada incontro a quasi quattro decenni di carcere e a 148 frustate a causa del suo lavoro pacifico in favore dei diritti umani, compresa la difesa legale di donne sotto processo per aver sfidato le degradanti leggi sull’obbligo del velo”, ha dichiarato Philip Luther, direttore delle ricerche sul Medio Oriente e sull’Africa del Nord di Amnesty International.


Nasrin Sotoudeh dev’essere rilasciata immediatamente e senza alcuna condizione e questa oscena sentenza dev’essere subito annullata”, ha proseguito Luther.“Nasrin Sotoudeh ha dedicato tutta la vita a difendere i diritti delle donne e a chiedere l’abolizione della pena di morte: è semplicemente oltraggioso che le autorità iraniane la puniscano per questo. Il verdetto di colpevolezza e la condanna di oggi confermano la reputazione dell’Iran come crudele oppressore dei diritti delle donne”, ha sottolineato l’esponente dell’organizzazione che poi ha aggiunto: “i governi che hanno influenza sull’Iran dovrebbero chiedere il rilascio di Nasrin Sotoudeh.

La comunità internazionale, in particolare l’Unione europea, dovrebbe prendere pubblicamente una posizione forte contro questa vergognosa condanna e intervenire urgentemente per assicurare il rilascio immediato e incondizionato della detenuta”.
(LaPresse)

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