Antisemitismo, striscione di Forza Nuova davanti al teatro che ospita Liliana Segre

Tra i primi a denunciare l'accaduto è stato Santo Minniti, il presidente Pd del Municio 6 che su Facebook ha pubblicato la foto dello striscione accanto a due cassonetti della spazzatura

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 05-06-2018 Roma Politica Senato. Voto di fiducia al Governo Conte Nella foto Liliana Segre Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 05-06-2018 Roma (Italy)Politic Senate. Confidence vote for Conte government In the pic Liliana Segre

MILANO “Sala ordina. L’antifa agisce. Il popolo subisce”. E’ lo striscione affisso da Forza Nuova a Milano davanti alla sede del Municipio 6, vicino al teatro di via Fezzan dove la senatrice a vita Liliana Segre è stata invitata insieme a don Gino Rigoldi per parlare a una platea di cinquecento studentesse e studenti. A scoprire la scritta, nera e rossa su un lenzuolo bianco, sono stati gli uscieri dell’edificio, che hanno subito avvisato le autorità.

La denuncia del Pd

Tra i primi a denunciare l’accaduto è stato Santo Minniti, il presidente Pd del Municio 6 che su Facebook ha pubblicato la foto dello striscione accanto a due cassonetti della spazzatura: “Secondo voi va nel generico o nell’umido?”, si legge nel post. Nel mirino è finita l’iniziativa, promossa sui social come occasione di scambio di idee tra generazioni diverse, unite nel ricordare gli errori (e gli orrori) del passato. Ma non solo. Il destinatario è anche il sindaco della città, Beppe Sala. Quanto al mittente, pochi sono i dubbi: la frase è firmata dall’estrema destra, con tanto di logo del partito nazionalista. La denuncia è stata rilanciata dal presidente dell’Anpi milanese, Roberto Cenati, che descrive l’accaduto come una “provocazione vergognosa e neofascista”.

La piaga dell’odio razziale

E’ solo l’ennesimo episodio di odio contro Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e testimone della Shoah, destinataria di circa 200 messaggi antisemiti al giorno. Proprio sulla questione antisemitismo è tornato a parlare l’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Se ci si fosse limitati all’antisemitismo non avrei avuto problemi. Le commissioni etiche le lascio all’Unione Sovietica”, ha detto il leader della Lega commentando le polemiche per l’astensione del centrodestra in Senato, durante il voto per l’istituzione di una commissione di inchiesta sull’antisemitismo, l’odio e la violenza. “Ma Liliana Segre è una persona che merita tutto il mio rispetto – sottolinea – e le chiederò quanto prima un incontro”.

(LaPresse/di Ester Castano)

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