Arte, ‘Dario Fo a Colori’ a Colonia per i 50 anni di Mistero buffo

Il 15 novembre sarà inaugurata in Germania, all'Istituto italiano di cultura di Colonia, la mostra 'Dario fo a colori'. Una selezione di 50 opere rappresentative dell'espressività pittorica dell'artista

LaPresse/Spada

MILANO (LaPresse) – Arte, ‘Dario Fo a Colori’ a Colonia per i 50 anni di Mistero buffo. Il 15 novembre sarà inaugurata in Germania, all’Istituto italiano di cultura di Colonia, la mostra ‘Dario fo a colori’. Una selezione di 50 opere rappresentative dell’espressività pittorica dell’artista. La mostra è parte di un progetto che prevede il 1° febbraio 2019, sempre presso il medesimo istituto, un convegno in collaborazione con l’Università di Bonn. E la rappresentazione del famoso spettacolo teatrale ‘Mistero buffo’, messo in scena da Mario Pirovano.

Arte, l’evento in occasione dei 50 anni dalla prima che ricorrono nel 2019

In occasione dei 50 anni dalla prima, che ricorrono nel 2019, Mario Pirovano reciterà i monologhi originari di ‘Mistero Buffo’. Arricchendo la performance con alcuni dei pezzi che hanno reso questo spettacolo famoso in tutto il mondo. Nella mostra ‘Dario Fo a colori’ (Dario Fo in Farbe) il visitatore sarà guidato in un percorso espositivo di circa 50 opere. Selezione rappresentativa della espressività pittorica di Dario Fo. Il suo tipico e riconoscibile dipingere è una composizione di elementi che spaziano dal disegno a mano libera. Ma anche alla mescola di materiali come l’acrilico, l’olio e i pastelli a cera, dal delicato uso delle sfumature, alla tecnica del collage.

Le opere esposte sono state realizzate da Dario Fo dal 2010 al 2016

Le opere esposte, realizzate da Dario Fo dal 2010 al 2016, narrano la scoperta di nuove spazialità e profondità pittoriche. Che l’artista conferisce alle sue tele sfruttando le tecnologie della stampa moderna. Attraverso l’elaborazione di un mosaico quasi surreale. Composto saccheggiando fotocopie e fotografie digitali dei suoi stessi lavori. Di volta in volta ancora ripresi e sovrimpressi con penne, pennarelli e accese pennellate di colore.

Le dichiarazioni di Fo nel 1997 in occasione del Premio Nobel per la letteratura

“Dico sempre che mi sento di essere un attore dilettante e un pittore professionista. Se non avessi questa naturale spensieratezza di raccontare attraverso i miei quadri, sarei un mediocre scrittore di opere teatrali. E di fiabe o grottesche satire”, così Dario Fo. Che è stato premio Nobel per la letteratura nel 1997. Parlava della sua passione per la pittura, la quale lo portava a dipingere in ogni occasione e tutti i giorni. Soprattutto quando aveva difficoltà a scrivere una commedia.

Molteplici gli strumenti utilizzati da Dario Fo

Gli strumenti usati da Dario Fo sono molteplici. E spesso convivono nello stesso quadro. Utilizzava infatti matite, penne, inchiostri, oli. Ma anche e soprattutto colori acrilici e pennarelli in tutte quelle tonalità vivaci che regalano alle sue storie impresse su carta, tela e legno un’energia visiva eccezionale. Ma anche dinamica, grazie alla quale i personaggi e le scene dipinte acquistano inediti spunti e significati. Ad accompagnare il percorso dei testi che riportano le parole dell’autore, a sottolineare l’importanza del legame intimo tra la dimensione pittorica e quella teatrale.

Pittura e teatro in Dario Fo si completano a vicenda: le immagini sono appunti, canovacci, supportano attività di ricerca che diventano libri, parole scritte, che vengono messe in scena, rappresentate, per tornare a essere immagini.

Dario Fo ha sempre usato la pittura come mezzo per studiare i movimenti degli attori sul palcoscenico, per disegnare le scenografie e i costumi, per illustrare le numerose pubblicazioni e, soprattutto, per raccontare la storia, che preparava come una sorta di libro di scena per lo spettacolo, prima di tradurla in parole.

Ecco chi è stato Dario Fo

Autore teatrale italiano, regista e attore noto e apprezzato in tutto il mondo, ma anche scenografo, compositore, racconta-favole e scrittore satirico; era sposato con l’attrice e attivista politica Franca Rame con la quale dai primi anni ‘50 formò un sodalizio indissolubile, una storia d’amore segnata dall’arte di narrare episodi e riscrivere antiche farse attualizzandole, evidenziando sempre la verità, a volte scomoda, in ogni testo che portavano in scena.

La mostra ‘Dario Fo a Colori’ fa parte di un progetto più vasto dedicato alla persona di Dario Fo, che prevede il 1° febbraio 2019, sempre presso l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia, un convegno in collaborazione con l’Università di Bonn e la rappresentazione del famoso spettacolo teatrale ‘Mistero buffo’, messo in scena da Mario Pirovano, attore della Compagnia Teatrale Fo Rame dal 1983 e formato dai due artisti. In occasione dei 50 anni dalla prima, che ricorrono nel 2019, Mario Pirovano reciterà i monologhi originari di ‘Mistero Buffo’ arricchendo la performance con alcuni dei pezzi che hanno reso questo spettacolo famoso in tutto il mondo.

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