Autostrade, Toninelli: “Con le nuove tariffe prende forma la rivoluzione”

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Danilo Toninelli

ROMA“Leggo le critiche di Aiscat, l’associazione dei concessionari autostradali, al nuovo sistema tariffario per i pedaggi varato dall’Art, l’Autorità di regolazione dei trasporti. Siamo di fronte all’inizio della rivoluzione che avevamo promesso sin dal nostro insediamento e che aveva mosso i suoi primi passi con la pubblicazione integrale, mai avvenuta prima, degli allegati delle convenzioni autostradali, quelli contenenti le formule che arricchivano i concessionari privati a scapito dei cittadini”. Lo dice in una nota il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.

“Se Aiscat oggi attacca così, vuol dire che siamo sulla strada giusta. Perché qui non si tratta di bloccare chi fa davvero gli investimenti e merita il giusto profitto. Si tratta solo di non ingrassare più chi gli investimenti li promette senza farli, con ripercussioni a volte gravissime per la sicurezza di chi viaggia. Sblocchiamo i lavori e fermiamo le mangiatoie”, aggiunge.

“Il nuovo sistema Art appena pubblicato entra in vigore il primo gennaio prossimo, vale intanto per le 16 concessioni i cui Piani economico finanziari (Pef) quinquennali sono già scaduti, ma via via sarà allargato a tutti i nuovi Pef e le nuove convenzioni. Il cambiamento è sostanziale. Finora i sistemi tariffari non consentivano di distinguere la quota di remunerazione legata all’attività di costruzione da quella derivante dall’attività di gestione. Quindi non si potevano calibrare in modo mirato gli adeguamenti dei pedaggi, incentivando il concessionario all’efficienza della gestione e alla rapida realizzazione degli investimenti. Adesso la tariffa al casello, di base, sarà invece composta da una componente di costruzione (fondata sugli investimenti realizzati e programmati) distinta da un’altra di gestione (determinata dai costi operativi pertinenti ed efficienti)”, prosegue Toninelli.

E aggiunge: “Sul fronte della gestione, il pedaggio vedrà applicare un indicatore di produttività che sarà fondamentale per raggiungere una cosiddetta “frontiera di efficienza”. Art ha calcolato che il recupero di efficienza, appunto, potrà superare di molto il 20% nel caso di alcune concessionarie. Grazie alla separazione delle componenti, si potrà quindi agire sulla qualità operativa del gestore senza che tale parametro venga “inquinato” dal recupero in tariffa degli investimenti. Proprio su quest’ultimo versante, i sistemi tariffari attuali non contemplano un meccanismo di automatico di abbattimento tariffario nel caso in cui fosse accertata la mancata o ritardata realizzazione degli investimenti. E comunque questo aspetto non viene monitorato.

Il nuovo sistema, invece, prevede un automatismo tra l’andamento tariffario e gli investimenti effettivi, reali. Con tanto di penalità in carico al concessionario in caso di ritardo. Senza dimenticare che Art ha definito un meccanismo di premi e penalità per la qualità del servizio offerto al viaggiatore, con effetti diretti sui pedaggi, grazie alla possibilità di individuare indicatori e obiettivi, in modo da monitorare la performance dei gestori autostradali.

Tra gli indicatori ci sono velocità media di percorrenza del flusso veicolare e fluidità ai caselli; adeguatezza strutturale e tecnologia delle infrastrutture; soddisfazione degli utenti. Infine – chiosa il Ministro – il nuovo modello tariffario consente il contenimento dei ricavi del concessionario e trasferisce direttamente ai cittadini gli eventuali maggiori introiti legati agli aumenti imprevisti di traffico, un meccanismo che oggi è applicato solo sporadicamente. In questo modo riequilibriamo i pesi tra interesse pubblico e interessi privati.

Ecco il cambiamento che il Governo e il mio ministero stanno imponendo al sistema delle concessioni autostradali. I profitti dei privati sono giusti, gli abusi no. E noi ci batteremo sempre a favore della sicurezza e della qualità del viaggio di tutti i cittadini”, conclude Toninelli. (LaPresse)

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