Avances alla Meloni: primo passo falso per Di Maio. A rischio il contratto di governo con Salvini

Incomprensibile mossa a sorpresa. Così dà l'impressione di non avere fiducia nel progetto Lega-M5S: elettori spiazzati e sconfortati

Giorgia Meloni
in foto Giorgia Meloni

ROMA (Gianluca Rocca) – L’incontro tra Di Maio e la Meloni ha spiazzato tutti, anche tra gli stessi Cinque Stelle. Il capo politico del M5S aveva detto che della coalizione di centrodestra ‘voleva’ solo la Lega, ma poi ha bussato alla porta di Fdi. La mossa politica ci sta tutta (perché resta ferma e coerente la posizione anti-Berlusconi), ma perché metterla in pratica in questa maniera ‘barbara’? Perché farlo di nascosto e senza dare una spiegazione né prima né poi? Il fatto è che Di Maio è andato da solo alla sede di Fratelli d’Italia, dando l’impressione di averlo fatto ‘alle spalle di Salvini’. Insomma: un pasticcio. Troppe scale di grigio per un partito che predica la trasparenza e l’onestà.

Le premesse sconfessate senza una spiegazione e il murales del bacio tradito

Perché restituire vita a quel murales che lo vedeva baciarsi con Salvini facendo la parte del casanova che prima si fidanza con una e poi ne va subito a corteggiare un’altra? Di chi è la regìa di questa mossa? Chi è lo statista che ha consigliato a Di Maio di fare in gran segreto le avances alla Meloni? O bisogna pensare che Di Maio ha fatto tutto da solo (come da solo, senza autista, è arrivato all’appuntamento)? Ora gli elettori stanno perdendo la pazienza: Di Maio ha detto ‘o Salvini o voto’? Bene, vada avanti per quella strada. E se gli viene in mente una nuova idea, la condivida, la spieghi e poi cerchi di realizzarla. Qui, invece, di spiegazioni non se ne vedono. Né prima né dopo. Questo è il primo vero passo falso fatto dal Movimento Cinque Stelle fino ad oggi.

Le conseguenze sul contratto di governo con Salvini. Ora il voto al M5S non conviene più

“Noi non vogliamo l’alleanza di governo con il centrodestra, la vogliamo solo con la Lega”. Parola di Di Maio. E con tanto di spiegazione: “Perché lo avete visto e lo sanno tutti: quando al governo ci vanno in tre o quattro, poi va a finire sempre male”. Ma se poi la mattina dopo ti svegli e decidi di fare l’ammucchiata, vuoi avere almeno la decenza di spiegare il perché? Vuoi far capire agli elettori, di cui ti onori di essere un semplice “portavoce”, come intendi portare avanti questa nuova e inedita trattativa? Vuoi dire cosa chiedi e cosa offri sul tavolo di questa benedetta trattativa? Ma piuttosto: ti vuoi concentrare sul tavolo con Salvini e su questo contratto di governo? Così, al contrario, si dà l’impressione che Salvini non basti più. Che alla fine Di Maio sia il primo a non credere nella formazione di un governo serio. Un governo che porti a casa quello che promette. La pazienza è finita. Va a finire che si torna davvero alle urne anticipate, ma questa volta gli unici a presentarsi con la testa alta saranno la Lega e Salvini. E pure la Meloni!

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome