Barletta, Emiliano su omicidio Lasala: “Necessaria antimafia sociale”

in foto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano

BARLETTA“Oggi serviva avvicinare e migliorare quella che noi chiamiamo l’antimafia sociale, cioè attività non repressive che non fanno la polizia e la magistratura, ma la società civile, a partire dai sindaci, per creare una sinergia. Perché noi stiamo vivendo una tragedia familiare, cittadina, di tutta la regione. Colpisce al cuore anche la circostanza che Claudio Lasala fosse un ragazzo che aveva scelto dì presidiare la legalità, addirittura in modo professionale facendo un concorso per entrare nella guardia di finanza”. Così il governatore della Puglia, Michele Emiliano, al termine del comitato per l’ordine e la sicurezza a Barletta, dopo l’omicidio di Claudio Lasala, 24 anni, ucciso da una coltellata all’addome dopo una lite iniziata in un bar della città la notte fra il 29 e il 30 ottobre scorsi.

“E’ un colpo durissimo che ha scioccato e commosso anche le forze dell’ordine e quindi serve una particolare reazione che, come hanno detto i genitori di Claudio, non può essere una vendetta. I genitori di Claudio sono da questo punto di vista straordinari”, ha aggiunto. “La risposta deve essere costruire un sistema e una società che evitino che alcune generazioni, come forse è accaduto anche a causa di quello che abbiamo passato, vivano per strada come se fosse un luogo dove poter fare quello che vogliono. E qui i sindaci hanno un ruolo molto importante per progettare una società diversa”, ha detto.

“La Regione mette a disposizione tutto ciò che serve in termini di risorse finanziarie per migliorare ad esempio la presenza di telecamere e le attività di formazione alla legalità nelle scuole. Vogliamo aiutare le forze dell’ordine a rafforzare il rapporto di fiducia con i cittadini, perché abbiamo anche dovuto accettare tristemente l’idea, che i carabinieri mi hanno trasmesso, di una difficoltà nell’acquisire gli elementi di prova. Una difficoltà che è comprensibile e umana, ma che va rimossa. E per farlo non ci devono lavorare solo le forze dell’ordine o i magistrati, ma anche io devo dire alle persone fidatevi delle forze dell’ordine, se avete visto qualcosa parlatene, collaborate, fatelo in modo intelligente. Non è detto che ci si debba scoprire per raccontare una cosa a un carabiniere o a un poliziotto, si può fare in tante maniere. Il sindaco è a vostra disposizione se avete bisogno di un consiglio, io stesso sono a disposizione, il mio numero di telefono ce l’hanno tutti”, ha detto ancora.

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