Governo, centrodestra a cena a Palazzo Grazioli

Alleanza bloccata dal “no” di Di Maio a Berlusconi e dal disaccordo sull’ipotesi di governo tecnico.

I leader del centrodestra alle consultazioni
Foto Roberto Monaldo / LaPresse
ROMA (Renato Casella)Centrodestra a raccolta stasera a Palazzo Grazioli in vista delle nuove consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il governo. Attorno al tavolo si ritroveranno, oltre al padrone di casa Silvio Berlusconi, i leader della Lega Matteo Salvini e di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Archiviato il nulla di fatto di questi due mesi, la coalizione dovrà trovare una linea comune sul Governo.

Il “niet” di Di Maio a Berlusconi blocca tutto

Pesa molto il “no” dei 5 Stelle a Berlusconi, ribadito in queste ore da Luigi Di Maio: Salvini ha più volte dichiarato di non voler scaricare l’ex Cav, che d’altra parte non intende certo tirarsi indietro per facilitare le cose, ma Di Maio non cede sull’esclusione dell’ex capo di Governo, considerato un relitto del passato. Allo stesso modo, il designato premier dei pentastellati boccia la possibilità di un governo tecnico. E’ una soluzione indigesta per un movimento che invoca il ricorso a forme di democrazia diretta. Nel centrodestra su questa ipotesi le posizioni sono diverse. A Forza Italia non dispiacerebbe un governo tecnico, con un nome “di garanzia” scelto dal presidente Mattarella. Sia la Lega che FdI escludono questa possibilità e vogliono solo un esecutivo a guida centrodestra (con un’apertura ai 5 Stelle da parte dei salviniani).
Malan: nessun segnale di “strappo” da Salvini per il governo
Ufficialmente, in Forza Italia si dicono sicuri della tenuta dell’alleanza: il senatore Lucio Malan, parlando di un eventuale “strappo” di Salvini, ha dichiarato a Rainews24 che “non c’è alcuna ragione, non c’è nessun segno che lo voglia fare. E’ stato designato come colui che può chiedere l’incarico di presidente del Consiglio secondo gli accordi con gli altri leader”. Malan ha ancora ricordato che  “il centrodestra ha preso più voti di tutti gli altri”. E che ci sono “i presupposti” perché i tre leader “salgano insieme” per le consultazioni al Colle. Intanto, per l’identità del possibile premier “di garanzia” girano diversi nomi di personalità di spicco del mondo giuridico o economico. Tra questi c’è quello del costituzionalista Sabino Cassese.  

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