Bernie Sanders si candida alla Casa Bianca. Il senatore: “Trump il presidente più pericoloso della storia americana”

Il presidente statunitense, intanto, potrebbe aver perso consensi dopo la decisione di costruire il muro contro il Messico

in foto Donald Trump

WASHINGTON – È un periodo complesso per Donald Trump. Per il presidente americano prima la notizia della causa intentata contro di lui da 16 Stati per la questione ‘muro’, ora quella della candidatura di Bernie Sanders alla Casa Bianca per le Presidenziali del 2020.

La candidatura di Bernie Sanders ufficializzata in un’intervista in radio

L’annuncio è stato dato dallo stesso senatore che, dopo aver perso la nomination democratica con Hillary Clinton nel 2016, si trova dunque al suo secondo tentativo. E questa volta, complice anche la situazione stessa di Trump che sembra avere perso consenso tra gli elettori, la sua posizione sembra essere più forte ancora: “La nostra campagna – ha detto in radio il 77enne senatore – non è solo per sconfiggere Trump. La nostra campagna è per la trasformazione del nostro Paese e per la creazione di un governo basato sui principi della giustizia economica, sociale, razziale e ambientale”. Una candidatura ufficiale, dunque, e le idee già molto chiare espresse in una email che lo stesso senatore ha inviato ai suoi sostenitori: “Insieme, voi, io e la nostra campagna del 2016 – ha proseguito – abbiamo iniziato la rivoluzione politica, ora è arrivato il momento di completare questa rivoluzione. Spero di riunire un milione di persone pronte ad alzarsi lottando contro il presidente più pericoloso della storia moderna americana. Che – ha concluso – è un bugiardo patologico, un razzista, un sessista, un omofobo, xenofobo”.

Il consenso di Sanders tra i più giovani. Trump e la questione ‘muro’ che potrebbe penalizzarlo

Sanders nel 2016 aveva già raccolto grande successo soprattutto tra i giovani, con un programma elettorale basato sull’assistenza sanitaria pubblica per tutti, l’aumento del salario minimo a 15 dollari, l’istruzione universitaria gratuita, l’aumento delle tasse per i più ricchi e la lotta ai cambiamenti climatici. Tutto questo mentre Trump potrebbe aver perso punti dopo l’attacco dei 16 Stati pronti a portarlo in tribunale per la sua decisione di spendere miliardi di dollari per innalzare la barriera fisica con il Messico. La battaglia è appena iniziata.

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