Yemen, strage di bambini: la bomba contro l’autobus venduta dagli Usa all’Arabia Saudita. La messa in commercio ripristinata da Trump dopo il divieto di Obama

L'ordigno è stato prodotto dalla società americana Lockheed Martin. Il 9 agosto l'attacco a nord di Saada che ha provocato 51 morti

Bomba nello Yemen
Foto LaPresse

SAADA – Sarebbe di fabbricazione americana la bomba che il 9 agosto scorso è stata sganciata su un autobus che trasportava bambini al mercato di Dahyan, a nord di Saada. Lo rivelano esperti di munizioni, citati dalla Cnn, che avrebbero studiato ciò che è rimasto dell’ordigno dopo la deflagrazione. Quella che ha portato a una terribile tragedia, con oltre 100 piccoli coinvolti di cui 40 morti. E pensare che Obama aveva vietato la vendita di questi ordigni di precisione. L’amministrazione Trump, però, si è ‘rimangiata’ tutto.

Guida laser e oltre 270 chili, la bomba contro l’autobus di fabbricazione Usa. Obama ne aveva vietato la vendita all’Arabia Saudita

La bomba sarebbe stata venduta all’Arabia Saudita nell’ambito di un accordo sulle armi, autorizzato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America. Si tratta di una MK 82 a guida laser, dal peso complessivo di oltre 270 chili. E’ stata prodotta dalla società americana Lockheed Martin. La composizione dell’ordigno ricorda quello che nell’ottobre del 2016 uccise 155 persone nel corso di un funerale, sempre nello Yemen. Proprio in quella circostanza, l’allora presidente degli Usa Barack Obama vietò la vendita di armi di precisione all’Arabia Saudita per “timori per i diritti umani”. A marzo dello scorso anno, però, Donald Trump ha cancellato il provvedimento. A ripristinare la messa in commercio fu l’allora segretario di Stato, Rex Tillerson.

Si aggrava il bilancio della strage nello Yemen: 51 i morti, 40 sono bambini

Il bilancio delle vittime dell’attentato si è intanto aggravato. Sono 51 le persone rimaste uccise dopo l’esplosione, mentre sono saliti a 79 i feriti. Sono 40 i bambini sotto i 15 anni morti, 56 i feriti. Numeri drammatici che raccontano bene la crudeltà e la miseria umana di chi due giovedì fa ha sganciato l’ordigno sull’autobus diretto al mercato. Poche ore dopo l’attacco si è fatta ‘avanti’ la coalizione a guida saudita in campo nello Yemen, definendo il raid una “legittima azione militare” in rappresaglia dell’attacco missilistico condotto il giorno prima dai ribelli contro la città saudita Jizan.

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