Borsa, Piazza Affari prima in Europa: vola Leonardo, bene banche

Dopo un avvio che l'ha consacrata fin dalle prime battute come la migliore tra le europee, Piazza Affari chiude la seduta di oggi in rialzo dell'1,25% a 22.215,69 punti. A spingere al rialzo le contrattazioni sono state le diverse trimestrali in agenda.

Milano, 31 lug. (LaPresse) – Dopo un avvio che l’ha consacrata fin dalle prime battute come la migliore tra le europee, Piazza Affari chiude la seduta di oggi in rialzo dell’1,25% a 22.215,69 punti. A spingere al rialzo le contrattazioni sono state le diverse trimestrali in agenda. Da quelle di Leonardo e Mediaset, pubblicate ieri, a quelle di Enel, Acea e Italgas. Lo spread Btp-Bund ha chiuso invece a 229,2 punti base, quindi sotto quota 230, col rendimento del Btp decennale pari al 2,73% sul mercato secondario. Miglior titolo del listino principale Leonardo, che dopo una giornata in continuo rialzo segna in chiusura un balzo del 10,6% a 10,25 euro. I conti dei primi sei mesi, diffusi ieri, hanno visto l’utile in calo a 106 milioni di euro. A coste però di un costo una tantum da 170 milioni per l’accordo sui prepensionamenti senza il quale il risultato segnerebbe una crescita dell’11%. Il gruppo guidato dall’a.d. Alessandro Profumo ha migliorato anche la previsione sul flusso di cassa.

poi ancora

Buona performance anche per il comparto bancario, con Intesa Sanpaolo in testa segnando un progresso del 4,11% a 2,63 euro in attesa dei conti dei primi sei mesi dell’anno che saranno diffusi domani. Bene anche Mediolanum, che termina gli scambi in rialzo del 3,45% a 6,14 euro. I risultati del gruppo nel primo semestre registrano un utile netto di 175 milioni di euro, grazie anche a un secondo quarto che si è chiuso con 116 milioni di euro. Archiviando il miglior risultato degli ultimi sei trimestri. In rialzo anche Carige (+2,3%), Mps (+1,26% a 2,65 euro), Ubi Banca (+1,11% a 3,54 euro) e Unicredit (+1,07% a 15,16 euro). Sul fronte dei ribassi maglia nera per Saipem, che cede l’1,56% a 4,47 euro ponendo fine al rally iniziato la scorsa settimana con la presentazione della semestrale. Andamento negativo anche per FinecoBank, che termina in calo dell’1,47% a 10,05 euro, nonostante abbia chiuso il primo semestre con un utile netto di 125,2 milioni di euro, in crescita del 20,1% rispetto ai primi sei mesi del 2017. Da inizio anno la raccolta netta ha raggiunto quota 3,596 miliardi, in aumento del 24% su base annua.

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