Botta e risposta tra Lega e Forza Italia. Tajani: “Il governo è finito”

Nessun ripensamento da parte di Salvini sulla scelta della Lega di correre da sola in Abruzzo

Foto LaPresse - Marco Alpozzi

MILANO (LaPresse) – Continua il botta e risposta a distanza tra Lega e Forza Italia. Il vicepresidente azzurro Antonio Tajani assicura che “il governo durerà poco” perché “Salvini mollerà Di Maio“. Il leader della Lega ribalta sugli alleati la responsabilità di una possibile rottura. “Noi non abbiamo cambiato idea nelle ultime settimane: qualcun altro vota spesso con il Pd. Starà a loro scegliere tra la Lega del futuro e Renzi del passato“. Il ministro dell’Interno, ricorda che il centrodestra a livello locale governa bene. Ma rivendica la scelta dell’alleanza con il Movimento 5 stelle – “altrimenti avremmo fatto perdere altro tempo al paese” -. E ribadisce che con il leader pentastellato Luigi di Maio “si lavora bene“.

Nessun ripensamento sulla scelta della Lega di correre da sola in Abruzzo

Un’ipotesi che preoccupa Forza Italia: Mariastella Gelmini, capogruppo di FI alla Camera, ha chiesto alla Lega di riflettere sul voto in Abruzzo e di “essere uniti nelle scelte strategiche, quelle che riguardano lo sviluppo e il futuro del Paese“. Stessa linea per Antonio Tajani: “Mi auguro che Salvini scelga la strada del centrodestra, ma se vuol vincere le elezioni deve percorrerla per forza“, ha affermato in un’intervista a ‘Qn’. “Noi siamo fedeli al patto di centrodestra siglato con gli elettori. Se poi, qualcuno lo rompe, si prenderà le sue responsabilità“, ha assicurato il presidente del Parlamento europeo. Con il Pd c’è “una coincidenza” su temi come le grandi opere e i vaccini, ha aggiunto, ma “non l’inizio di un’alleanza“.

Matteo Salvini va avanti per la sua strada

Non cambia linea sui vaccini – “il diritto alla scuola e all’educazione è fondamentale. Da genitore preferisco educare, spiegare, convincere e accompagnare, che multare e obbligare” – e assicura all’Anci che per le periferie “arriveranno anche più soldi“. Dalla Puglia Salvini rilancia l’idea di un ritorno al servizio militare “per imparare un po’ di educazione” e conferma il progetto di smontare la legge Forneropezzo per pezzo, piaccia all’Europa o no“. Perché, insiste il leader del Carroccio, “prima dell’Europa viene il diritto a lavoro, salute e pensione” e “prima dei vincoli europei vengono gli italiani“. Il ministro degli Interni ribadisce anche il suo supporto alla capotreno che a Mantova ha insultato i rom e li ha invitati a scendere dal treno: “Qualcuno ha detto che dovrebbe essere licenziata, secondo me dovrebbe essere premiata, difende il diritto di viaggiare sicuri“.

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