Brasile, sfonda l’estrema destra di Bolsonaro. Trionfo sfiorato al primo turno, per la presidenza sfida finale all’erede di Lula

L'ex capitano dell'Esercito a un passo dalla guida del Paese.

(Photo by Miguel SCHINCARIOL / AFP)

BRASILIA – L’estrema destra sfiora la vittoria al primo turno nelle elezioni presidenziali brasiliane. Jair Bolsonaro, ex capitano dell’esercito, ha fatto il pieno di voti in tutto il Paese, attestandosi al 48%. Tra tre settimane sfiderà il candidato della sinistra Fernando Haddad, erede dell’ex presidente Lula, che si è fermato al 48%.

Sicurezza, gay e lotta alla corruzione

Una svolta notevole quella del voto in Brasile. Clamorosa, no. L’esito del primo atto delle presidenziali ha molte caratteristiche in comune a quanto sta avvenendo in Europa e negli Stati Uniti negli ultimi anni. I moderati, ancora una volta, convergono a destra. I brasiliani chiedono sicurezza e le parole di Bolsonaro hanno saputo ascoltare questa parte dell’elettorato. “L’unico bandito buono è quello morto”, ha detto promettendo la possibilità di consentire ai cittadini di tenere un fucile in casa. Poco ‘elastico’ sul tema delle coppie omosessuali, l’ex militare, di origini italiane, ha fatto campagna puntando molto sulla corruzione che ha portato in carcere Lula e sulla recessione provocata dal governo di Dilma Rousseff.

Bolsonaro e Haddad alla sfida finale

La partita, però, non è ancora chiusa. Tra tre settimane ci sarà il secondo turno e il Partito dei lavoratori, guidato in questa campagna da Haddad, non ha intenzione di darsi per vinto. Difficile scrollarsi dalle spalle quanto accaduto negli anni di presidenza Rousseff, col paese finito nel baratro della crisi economica. Ma il voto fedele dei brasiliani per il partito è ancora molto legato alle riforme sociali messe in piedi da Lula, poi condannato per le presunte mazzette. La rimonta nelle ultime settimane c’è stata, e forse ha regalato al Brasile il secondo turno. Saranno ancora giorni di bollente campagna elettorale. Come in Italia, come in America. I toni, i temi, sono quelli. E le dichiarazioni pesanti di certo non mancheranno.

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