Brexit, il ministro Fox: “L’intransigenza dell’Ue spinge verso il no deal”

Le dichiarazioni del ministro britannico del Commercio internazionale sull'attuale scenario europeo

/ AFP PHOTO / Tolga AKMEN

LONDRA (AWE/AFP) – Il ministro britannico del Commercio internazionale, Liam Fox, ritiene che l’ipotesi di una Brexit senza accordo tra Londra e Bruxelles sia la più probabile. Lamentando “l’intransigenza” della Commissione europea nei negoziati. Interrogato sulla probabilità di vedere il Regno Unito uscire dall’Ue senza che si sia raggiunto un accordo, Fox l’ha stimata a “60 contro 40”. Mentre le discussioni tra le parti proseguiranno sino al vertice europeo di ottobre. Dove dovrebbe essere suggellata l’organizzazione del divorzio previsto per il 29 marzo 2019.

Fox lamenta l’intransigenza dell’Ue

“Penso che l’intransigenza della Commissione europea ci spinga verso un’uscita senza accordo”. Lo ha affermato il ministro pro-Brexit in un’intervista al Sunday Times. Ha incolpato Bruxelles di trincerarsi dietro “ossessioni teologiche”. Mentre dovrebbe occuparsi del “benessere economico degli europei”. Ha aggiunto: “In questo modo, non può esserci che una sola conclusione”.

Fox ha anche accusato il negoziatore capo dell’Ue, Michel Barnier, di aver respinto l’ultimo piano della premier Theresa May, concordato a Chequers, sulla base del fatto che “non l’abbiamo mai fatto prima”. “Se gli europei non amano la proposta che abbiamo messo sul tavolo, allora ne formulino una che potremo accettare”, ha aggiunto. “Spetta ai 27 dell’Ue determinare se vogliono che la purezza ideologica della Commissione sia mantenuta a spese delle loro economie”, secondo Fox.

Il progetto sul libero scambio

Presentato a luglio, il piano di Chequers prevede infatti la creazione di una zona di libero scambio per beni e prodotti agricoli tra Regno Unito e Ue, e il mantenimento iniziale dell’allineamento delle regole in questi ambiti, con la libertà di negoziare accordi commerciali con Paesi terzi. Un punto principale, legato alla soluzione della questione della frontiera tra Irlanda e Irlanda del Nord, è stato respinto da Barnier.

Il meeting con i dirigenti europei

Vari membri del governo britannico questa settimana hanno incontrato dirigenti europei per tentare di convincerli ad accettare le loro proposte. La stessa premier Theresa May venerdì ha incontrato il presidente francese, Emmanuel Macron, nel forte di Brégançon in costa Azzurra. Mentre il ministro degli Esteri Jeremy Hunt ha visto gli omologhi francese e austriaco.

Intanto, il piano di Chequers, che aveva portato alle dimissioni di due pesi massimi del governo, in disaccordo sulla linea scelta, resta oggetto di disputa nel Regno Unito, anche nei ranghi della maggioranza. Questo scenario “ci lascerà per metà fuori e per metà dentro l’Ue, ancora legati a regole e vincoli europei, il peggio dei due mondi”. Lo ha dichiarato la ex segretaria britannica allo Sviluppo, Priti Patel, in un’intervista al Telegraph.

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