Brexit, in caso di ‘no-deal’ resterebbero valide alcune norme Ue

Le dichiarazioni del capo negoziatore britannico

A picture taken on March 14, 2018 shows European Union flags next to the European Commission headquarters in Brussels, adorned by a banner displaying its name in French, amongst others European languages. The use of French in today's EU bubble, that small world of European decision-making, has given way to English over the years. Amid the shock of Brexit, talk in Brussels was that English would be on the decline given that it was only an official langauge for small members Ireland and Malta. / AFP PHOTO / EMMANUEL DUNAND

LONDRA (LaPresse/AFP) – Il capo negoziatore britannico per la Brexit Dominic Raab fa sapere che, in caso di ‘no-deal’ con Bruxelles, Londra deciderà unilateralmente di rispettare le regole europee in alcuni settori per assicurare i flussi commerciali.

Il caso Brexit e la ricerca di un’intesa con l’Ue

Raab sottolinea tuttavia che ritiene “improbabile” che non si trovi un accordo e si è detto “fiducioso” sul raggiungimento di un’intesa. Ma il governo deve ugualmente presentare i propri suggerimenti da seguire in caso di divorzio senza accordo. Londra e Bruxelles dovrebbero raggiungere entro ottobre l’intesa sul divorzio del Regno Unito, previsto per il prossimo 29 marzo. A seguito della vittoria del ‘Leave’ nel referendum del giugno 2016.

Le proposte britanniche prevedono rapporti stretti in materia di commercio con la Ue. Ma alcune parti sono state rifiutate dai vertici comunitari.

Il Regno Unito deve considerare anche una possibilità alternativa

“Resto fiducioso, un buon accordo è alla portata e questa rimane la nostra principale priorità. Se l’Europa risponderà con ambizione e pragmatismo, raggiungeremo un’intesa che porterà benefici a entrambe le parti” ha detto Raab a Bbc Radio, aggiungendo però che “dobbiamo essere pronti a prendere in considerazione anche l’alternativa”.

“In alcuni casi – prosegue il capo negoziatore britannico – ciò significa adottare l’azione unilaterale di mantenere la maggiore continuità possibile sul breve periodo, nel caso non si trovi l’accordo, a prescindere da come risponde l’Unione europea”.

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