Brexit, Theresa May: “È ora che il Parlamento decida”

La premier britannica ha lanciato così un appello solenne ai deputati affinché sostengano il suo accordo di divorzio

Foto LaPresse / AFP in foto Theresa May

MILANO – Per il Parlamento del Regno Unito “è arrivato momento di prendere una decisione”. Così la premier britannica, Theresa May, in un discorso alla nazione sulla Brexit fatto da Downing Street. “Finora il Parlamento ha fatto di tutto per evitare di scegliere. I deputati non hanno mai deciso cosa volevano, ma volevano dire quello che non volevano”, ha dichiarato May.

Il discorso della premier britannica

“Sono certa che ne avete abbastanza, che siete stanchi dei deputati che non parlano d’altro se non della Brexit mentre siamo tutti preoccupati di scuole, servizio sanitario, crimini” e “io sono dalla vostra parte”, ha detto la premier conservatrice rivolgendosi ai cittadini, annunciando che per questo “oggi ho scritto al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk per chiedere una breve proroga fino al 30 giugno” in modo da rinviare la data di divorzio e consentire ai deputati di approvare l’accordo.

Brexit, il rinvio è una sconfitta

Il rinvio della Brexit “è per me motivo di grande rammarico personale. Sono passati circa tre anni dal referendum” per l’uscita del Regno Unito dall’Ue, ha ricordato May. La premier britannica, Theresa May, si è detta “determinata” a portare a termine la Brexit.

L’appello della May ai deputati

May ha lanciato così un appello solenne ai deputati affinché sostengano il suo accordo di divorzio: “Spero appassionatamente che i deputati troveranno un modo di sostenere l’accordo che ho negoziato con l’Ue”, ha dichiarato. La Camera dei Comuni ha già bocciato il suo accordo di uscita due volte, ma May intende sottoporlo a un terzo voto dell’aula.

I possibili scenari

“Non sono preparata a ritardare ulteriormente la Brexit oltre il 30 giugno. Alcuni dicono che avrei dovuto chiedere un rinvio fino a fine anno per dare maggior tempo ai politici per discutere, ma questo significherebbe chiedervi di votare alle elezioni europee tre anni dopo avere deciso di uscirne. Quanto aspra e divisiva sarebbe la campagna per le europee in un momento in cui il Paese ha disperato bisogno di ritrovare unità?”, ha detto May. La premier ha poi escluso anche l’ipotesi di un secondo referendum sulla Brexit.

(LaPresse)

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