Brindisi, furto di telecamere di sorveglianza: 4 misure cautelari

Le indagini hanno consentito di individuare gli autori di furti di telecamere dei circuiti di videosorveglianza

Le telecamere che erano state rubate

MILANO – Quattro misure per furto di telecamere nel brindisino. I Carabinieri di Oria hanno tratto in arresto su ordinanza di custodia cautelare in carcere. Emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Luca Miceli. Che ha concordato e coordinato le attività investigative dei militari dell’Arma, due soggetti di Oria. Altri due sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora.

Le indagini hanno consentito di individuare gli autori di furti di telecamere dei circuiti di videosorveglianza. Allo scopo di un successivo approvvigionamento nell’ambito dei circuiti paralleli clandestini. Tuttavia, non è da escludere che l’obiettivo, una volta fatte sparire le telecamere, fosse quello di compiere reati più efferati, come spaccate, rapine, assalti alle attività commerciali ritenute più remunerative. Il coinvolgimento degli indagati è confermato per la singolare modalità di condotta. Infatti i furti sono stati commessi a telecamere “attive” con la registrazione dell’azione delittuosa a distanza ravvicinata. Questa modalità ha consentito di individuare gli autori dei fatti, riconosciuti, poi, sulla base delle video-registrazioni dai Carabinieri della Stazione che hanno operato. La modalità predatoria è indicativa di spregiudicatezza e sfrontatezza degli indagati. Che hanno evidenziato un senso di impunità disarmante – sottolineano gli investigatori – dimostrandosi insofferenti nei riguardi delle regole sociali che hanno violato sfacciatamente nonostante la certezza di essere individuati.

(LaPresse)

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