Bulgaria, il papa: “Non chiudete la porta a chi bussa alle vostre porte”

Le dichiarazioni del pontefice durante l'incontro con le autorità, la società civile e con il corpo diplomatico nella piazza Atanas Burov

Foto Andreas Solaro / AFP in foto Papa Francesco

ROMA“Signor Presidente, conosco l’impegno con cui i governanti di questo Paese, da anni, si sforzano di creare le condizioni. Affinché, soprattutto i giovani, non siano costretti a emigrare”. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco, durante l’incontro con le autorità, la società civile e con il corpo diplomatico nella piazza Atanas Burov. A Sofia, in Bulgaria.

Il messaggio di papa Francesco

“Vorrei incoraggiarvi a continuare su questa strada, a compiere ogni sforzo per promuovere condizioni favorevoli. Affinché i giovani possano investire le loro fresche energie e programmare il loro futuro personale e familiare. Trovando in patria condizioni che permettano una vita degna. E a voi, che conoscete il dramma dell’emigrazione, mi permetto di suggerire di non chiudere gli occhi, il cuore e la mano – come è nella vostra tradizione – a chi bussa alle vostre porte”.

Un ponte di cultura tra varie etnie e civiltà

“Il vostro Paese si è sempre distinto come un ponte fra est e ovest, capace di favorire l’incontro tra culture, etnie, civiltà e religioni differenti, che da secoli hanno qui convissuto in pace. Lo sviluppo, anche economico e civile, della Bulgaria passa necessariamente attraverso il riconoscimento e la valorizzazione di questa sua specifica caratteristica. Possa questa terra, delimitata dal grande fiume Danubio e dalle sponde del mar Nero, resa fertile dall’umile lavoro di tante generazioni e aperta agli scambi culturali e commerciali, integrata nell’Unione Europea e dai solidi legami con Russia e Turchia, offrire ai suoi figli un futuro di speranza”, ha aggiunto il pontefice.

(LaPresse)

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