Bustine di zucchero anti-Napoli: l’Ue assolve la Grecia, l’indignazione del M5S

Venivano servite in alcuni bar. Il portavoce al Parlamento Europeo del Movimento Cinque Stelle Isabella Adinolfi su tutte le furie: "I burocrati europei non hanno rispetto per Napoli e i napoletani"

NAPOLI – Scritte offensive anti-Napoli su bustine di zucchero servite in alcuni bar, la Commissione europea assolve la Grecia. Il caso scoppiò a ottobre. La portavoce del Movimento Cinque Stelle al Parlamento Europeo Isabella Adinolfi presentò un’interrogazione sul caso. Sulle bustine c’erano un’effige di Maradona, una di Marlon Brando nella sua interpretazione di don Vito Corleone ne ‘Il Padrino’, una pistola e la scritta ‘Napoli, vivere pericolosamente’. Secondo la Commissione Europea, la Grecia non deve essere sanzionata, nonostante nessuno all’epoca avesse intimato i bar a ritirare le bustine di zucchero incrimanate dai locali. “Per i burocrati europei – dice Isabella Adinolfi – è consentito offendere la città di Napoli”.

L’indignazione

“Le bustine di zucchero furono messe in commercio in un altro paese europeo – prosegue la Adinolfi – Impossibile non notare la presenza di immagini denigratorie ed offensive. Come non notare Il volto di Maradona, l’effigie di Marlon Brando nella parte di don Vito Corleone nel film ‘Il Padrino’, la scritta ‘Napoli, vivere pericolosamente’ e l’immagine di una pistola. Una raffigurazione indecorosa”.

La protesta

“Nonostante ciò – prosegue Isabella Adinofi – la Grecia l’ha fatta franca. A seguito di una mia interrogazione in merito, la Commissione si è chiamata fuori. Ha sostenuto che la presenza in commercio delle bustine di zucchero con messaggi degratori nei confronti di Napoli e dei napoletani non è considerata una pratica commerciale sleale”.

La delusione

“Una risposta – continua il portavoce del Movimento Cinque Stelle – che pare del tutto in contrapposizione con i valori di dignità e di rispetto delle culture. Violata la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea che ci dovrebbero accumunare”.

L’affondo

“Evidentemente – conclude Isabella Adinolfi – per i burocrati europei è consentito offendere la dignità di Napoli e dei napoletani. Fa rabbia pensare che abbiano hanno ottenuto il potere politico, anche grazie a PD e Forza Italia. Una decisione a dir poco vergognosa. cui sono certa i napoletani terranno a mente nelle prossime elezioni Europee”.

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