Calcio, Ancelotti: “A Madrid seconda giovinezza, rimarrei fino a 80 anni”

"Se tutto va bene qui rimarrei fino a 80 anni, perché no? È un'idea che ho, ma il giorno in cui smetterò con il Madrid penso che mi ritirerò. Mi sono divertito molto. Trovare una squadra migliore nel calcio mondiale è difficile".

Foto Cafaro/LaPresse in foto Carlo Ancelotti

MILANO– “Se tutto va bene qui rimarrei fino a 80 anni, perché no? È un’idea che ho, ma il giorno in cui smetterò con il Madrid penso che mi ritirerò. Mi sono divertito molto. Trovare una squadra migliore nel calcio mondiale è difficile”. Lo ha detto Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, parlando in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Atletico. “Una seconda giovinezza? Posso dire di sì. Mi godo ogni momento della mia carriera. A Napoli, anche all’Everton. Ma Madrid è Madrid, è una luna di miele che continua. L’ho detto a dicembre e siamo a maggio”, ha aggiunto. “Finire la carriera a Madrid sarebbe il modo migliore. Voglio restare per molti anni, vincere molti titoli, divertirmi, godermi la città e il club. E poi fare qualcos’altro: essere nonno, marito, tifoso… Ci sono tante cose”, ha detto. Ancelotti ha parlato anche di suo figlio Davide: “È un figlio, prima di tutto, e un assistente. Ha imparato molto per dimostrare che non è qui perché è mio figlio. È umile, serio, professionale, controlla i piccoli dettagli. Il mio coaching staff è giovane e mi aiuta molto a pensare a tutto quello che può succedere”.

Quella che si profila potrebbe essere la stagione migliore della carriera di Ancelotti, con una storica doppietta Liga-Champions. “Non sono mai arrivato a questo livello in una situazione del genere. Che settimana abbiamo passato, con il campionato e l’arrivo in finale. Per completarla, sarebbe bello vincere il 28 maggio, ci proveremo, sarebbe la miglior stagione della mia carriera”, ha ammesso. Infine su cosa distingue questo gruppo. “La prima qualità che vedo nel gruppo è l’umiltà. Non ci sono giocatori arroganti, non ci sono giocatori con tanto ego. L’ego ti aiuta a dare il meglio, ma se una squadra è umile. Nessuno di loro si crede più importante di un altro. Né meno importante se non giocano ogni minuto. Sono capaci di avere questo atteggiamento umile ogni giorno. Il peso della maglia conta molto, il giocatore con la maglia del Real Madrid sente qualcosa di speciale”, ha concluso Ancelotti.

LaPresse

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