Calcio, due turni a Fonseca. Solo multa all’Atalanta per i cori a Dalbert

Arriva la decisione del giudice

Foto Fabio Rossi / AS Roma /LaPresse Nella foto: Paulo Fonseca

MILANO – Una stangatina. E’ quella inflitta dal Giudice Sportivo all’allenatore della Roma Paulo Fonseca dopo l’espulsione nel finale rovente contro il Cagliari. Il tecnico giallorosso è stato squalificato per due giornate e multato di 10mila euro. Fonseca si era scagliato contro l’arbitro Davide Massa dopo il gol annullato nel finale a Kalinic per un fallo su Pisacane. Un episodio che aveva scatenato la reazione scomposta del ds Gianluca Petrachi e del presidente James Pallotta.

Fonseca ammette di aver meritato l’espulsione

“L’atteggiamento dell’arbitro oggi è stato indisponente”, aveva detto Petrachi. “Non sono sicuro di che cosa ho visto fare oggi all’arbitro. Ancora una volta incredibile”, il commento di Pallotta. “Dopo il gol l’arbitro parla con il giocatore del Cagliari e dice che non è fallo, Dopo cambia idea, allora ha consultato il Var o no?”, aveva detto Fonseca ammettendo però di meritare l’espulsione.

La decisione del giudice

Il Giudice oggi ha sanzionato Fonseca per l’espulsione. E “per essersi, dopo la notifica del provvedimento di espulsione, avvicinato all’Arbitro con fare minaccioso e aggressivo urlando diverse volte una frase irrispettosa”.

Per quanto riguarda il preparatore Nuno Romano (anche lui espulso, ndr), invece, il Giudice “ha inflitto solo una multa di 15mila euro alla Roma “a titolo di responsabilità oggettiva. Per aver consentito l’ingresso nel recinto di giuoco di un preparatore atletico che non risulta, allo stato, essere tesserato, il quale applaudiva ironicamente in maniera continuativa il Direttore di gara. A cui si era avvicinato con atteggiamento aggressivo”. A meno che non venga accolto il ricorso che il club dovrebbe presentare, Fonseca sarà costretto a dirigere dalla tribuna le partite contro la Sampdoria del 20 ottobre e contro il Milan del 27 all’Olimpico.

I cori razzisti contro Dalbert

Sempre nella giornata di oggi, il Giudice Sportivo si è espresso anche sull’episodio dei cori razzisti rivolti da un gruppo di tifosi dell’Atalanta all’indirizzo dell’esterno della Fiorentina Dalbert nel corso della partita disputata lo scorso 22 settembre a Parma. In quell’occasione, su sollecito dello stesso giocatore, l’arbitro Orsato decise di fermare la partita per circa tre minuti.

L’indagine

Il giorno dopo, il Giudice Sportivo aveva chiesto un supplemento di indagine a cura della Procura Federale. Al fine di acquisire ogni elemento utile, anche mediante la testimonianza dello stesso calciatore, circa l’effettiva entità, dimensione e provenienza dei cori. Ebbene, proprio valutando anche la testimonianza di Dalbert, il Giudice ha rivelato che i cori “di una parte della tifoseria, e non invero di singoli tifosi, seppur non di rilevanza tale da essere chiaramente percepiti da parte degli Organi federali e preposti all’ordine pubblico” erano “comunque tali da giustificare l’interruzione della gara”. La lieve sanzione è dovuta proprio “vista la dimensione e la mancata percezione reale da parte degli Organi federali e preposti all’ordine pubblico”.

(LaPresse)

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