Calcio, Gattuso: “Non sono razzista, l’odio da tastiera è pericoloso”

L'intervento dell'ex allenatore rossonero

MILANO – “Faccio fatica a credere che sia stato questo il motivo, al limite può essere rimasta nella loro mente l’immagine della mia lite del 2011 con Jordan, allora viceallenatore del Tottenham”. Lo ha detto Rino Gattuso, ex allenatore di Milan e Napoli, nel corso di una intervista a Repubblica, a proposito del mancato passaggio al Tottenham per una campagna di odio nei suoi confronti sui social. “Di sicuro io non sono né razzista, né sessista, né omofobo: sono state travisate vecchie dichiarazioni mie. Mi sono preso del terrone in tutti gli stadi – aggiunge – come razzista non sarei molto credibile”.

“La mia vicenda insegna che l’odio da tastiera è pericolosissimo e molto sottovalutato. Io sono un personaggio pubblico e ho la forza per reagire alle calunnie, ma non tutti riescono a sopportarle. È un problema serissimo: che cosa si aspetta a intervenire?”, ha detto Gattuso. “Non ho preclusioni in assoluto verso i social: ho due figli e non vivo nel medioevo. Ma non concepisco l’esibizionismo. Se sto in vacanza in barca con la mia famiglia o al ristorante, perché dovrei postare la foto? Soprattutto ai più giovani dico: usate meno la tastiera. Vivete la vostra vita, non quella degli altri”, ha concluso.

(LaPresse)

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