Calcio, Giampaolo: “Con il Venezia molto importante ma non è una finale”

"A Venezia dobbiamo scendere in campo con la mentalità che questa partita richiede perché giocheremo all’ora di pranzo, arriveremo allo stadio in battello, il campo è più piccolo, con gli spalti molto vicini al terreno di gioco e il pallone viaggia molto più veloce: dovremo essere bravi ad entrare in partita molto prima del fischio d’inizio"

Foto LaPresse - Spada Nella foto: Marco Giampaolo

ROMA – “A Venezia dobbiamo scendere in campo con la mentalità che questa partita richiede perché giocheremo all’ora di pranzo, arriveremo allo stadio in battello, il campo è più piccolo, con gli spalti molto vicini al terreno di gioco e il pallone viaggia molto più veloce: dovremo essere bravi ad entrare in partita molto prima del fischio d’inizio”. Marco Giampaolo, tecnico della Sampdoria, parla così alla vigilia della trasferta di Venezia in programma domenica alle 12.30. “Affronteremo una buona squadra, camaleontica che sa adattarsi all’avversario di turno, senza mai rinunciare a quello che è il suo modo di fare calcio. Sappiamo che è una gara importante, anzi molto importante ma non è una finale anche se come tale andrà giocata”, ha spiegato. L’allenatore blucerchiato cerca di analizzare più a fondo la questione classifica: “Quando si è lotta per la salvezza qualche pensiero in più è giusto averlo, è inevitabile e fa parte della storia del calcio. Ritengo però che il sentimento della paura non sia corretto, in questo momento ha paura chi sta facendo la guerra, non un calciatore che si prepara a scendere in campo per giocare a calcio, pur sapendo che la sfida si porterà dietro le sue tensioni. I tifosi? So che verranno ad incitarci in stazione e molti saranno al nostro seguito domenica: conosco bene il loro attaccamento alla squadra, sempre e soprattutto in questo momento in cui la squadra ne ha bisogno”.

LaPresse

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