Calcio, Gravina: “Per noi deadline ideale è quella del 30 luglio”

“Il proseguo della stagione? Noi abbiamo un piano al quale abbiamo dato priorità assoluta, il valore della competizione sportiva. Noi ci siamo già attivati con la Fifa, che ha già organizzato una task force per rivedere i termini di prolungamenti dei contratti nel caso in cui dovessimo sforare la scadenza del 30 giugno".

Foto Marco Alpozzi - LaPresse

MILANO – “Il proseguo della stagione? Noi abbiamo un piano al quale abbiamo dato priorità assoluta, il valore della competizione sportiva. Noi ci siamo già attivati con la Fifa, che ha già organizzato una task force per rivedere i termini di prolungamenti dei contratti nel caso in cui dovessimo sforare la scadenza del 30 giugno. Oggi la deadline è del 30 giugno, ma siamo in attesa di comunicazioni da parte dell’Uefa e della Fifa che si sta impegnando per trovare una soluzione per tutte le federazioni”. Lo ha detto Gabriele Gravina, presidente della Figc, ospite di #CasaSkySport su Sky Sport. “Per noi l’ideale è imporre una deadline intorno al 30 luglio, con partenza entro il mese di maggio”, ha chiarito il numero uno federale. “Dobbiamo comunque attenerci al rispetto delle ordinanze che ci arrivano dalle massime autorità. Dipendiamo dall’Oms, non possiamo prevalicare il loro ruolo. Se non si potesse andare oltre il 30 giugno faremo una serie di riflessioni per salvare il valore della competizione sportiva che è stata raggiunta sul campo. È un’ipotesi a cui non abbiamo ancora dato attenzione. Seppur in un momento di difficoltà, io resto ottimista”.

I dubbi

“Escludo – ha aggiunto – che si posso ‘collegare’ la stagione 19-20 a quella successiva, perché finiremmo per comprometterle entrambe: non dimentichiamo che a giugno c’è l’Europeo”. Riguardo la possibile assegnazione del titolo, “ne parleremo in Consiglio Federale. Mi piace essere legato all’idea che il campionato si deve finire. Toglieremmo imbarazzo al massimo organo politico della Federazione e vorrebbe dire che avremo superato questo periodo difficile. Il calcio italiano – ha aggiunto – non vive solo sull’assegnazione dello scudetto. Ci sono tanti tornei, vanno assegnati i posti in Europa, le promozioni, le retrocessioni. Io sono in costante contatto con la Fifa e l’Uefa”. “Non ho il dono dell’infallibilità nel prendere decisioni. Sto cercando – ha continuato Gravina – di captare le esigenze del mondo del calcio, per questo sono convinto che l’Uefa e la Fifa daranno un’indicazione univoca su come proseguire i campionati”.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome