Calcio Inter, Conte: “Il Derby è importante ma vale sempre 3 punti”

"Handanovic? Ci sarà un referto, non mi piace parlarne". Così Antonio Conte, allenatore dell'Inter, nel corso della conferenza stampa alla vigilia del Derby contro il Milan a San Siro.

Foto Andrea Bressanutti/LaPresse

MILANO – “Handanovic? Ci sarà un referto, non mi piace parlarne”. Così Antonio Conte, allenatore dell’Inter, nel corso della conferenza stampa alla vigilia del Derby contro il Milan a San Siro. “I Derby sono sempre gare molto sentite, quello di Milano è importante ma dovremo concentrarci sulla partita e sui punti: vincere significa fare 3 punti. Iniziamo una serie di gare importanti che ci diranno molto di più sul nostro percorso”, ha aggiunto.

La mentalità

“Per me ogni partita mi provoca emozioni forti, noi siamo focalizzati sul fatto che dobbiamo fare tre punti. Poi essendo una stracittadina è una difficoltà in più, perchè tutti vogliono primeggiare. Ma è stato così anche a Torino e a Londra”, ha ribadito Conte alla domanda se il Derby di Milano è il più emozionante da affrontare. Tornando al Milan e le differenze con la sua Inter. “Noi siamo una squadra, non ci affidiamo al singolo. Sarà una partita difficile, perchè affrontiamo un’ottima squadra. E’ giusto che nelle partite importanti ci siano tutti i migliori – ha detto Conte – perchè ne usufruisce lo spettacolo. Ed è così per Ibra, che è un campione. Anche per lui sarà una partita emozionante avendo giocato sia nell’Inter che nel Milan”. Conte ha parlato poi dell’adattamento di Eriksen al calcio italiano. “Siamo contenti di lui, lo metteremo nelle condizioni di giocare al meglio. Arriva in un mondo nuovo, qui c’è molto più tatticismo. E’ giusto che abbia il suo tempo per entrare nella nostra idea di gioco. Ma lui è intelligente, capisce il calcio e ci darà una mano”, ha detto Conte. Infine a una domanda di un giornalista inglese, Conte ha parlato della scelta di prendere giocatori dalla Premier League. “In Inghilterra ci sono i migliori giocatori e quelli che sono arrivati possono darci una grande mano”, ha concluso con riferimento ad Eriksen, Young e Moses ultimi arrivati a gennaio dopo Sanchez e Lukaku in estate.

LaPresse

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