Calcio Inter, Spalletti: non c’è fretta sul contratto. Icardi? Dipende da lui

Foto LaPresse - Marco Alpozzi in foto Luciano Spalletti

Milano, 24 mag. (LaPresse) –

Il contratto “ce l’ho fino all’anno prossimo. Qual è questa fretta di firmare? Che fo’ se non faccio risultati, continuo a farmi offendere da tutti? La società ieri sera mi ha ribadito che il contratto lo vogliono fare, ma a me non cambia niente anche se dicessero diversamente”.

È senza freni l’allenatore dell’Inter, Luciano Spalletti, in conferenza stampa ad Appiano Gentile. Parla degli obiettivi della prossima stagione, ripartendo dagli ultimi 20 minuti contro la Lazio che sono valsi l’accesso all’Europa che conta e provando a cancellare momenti brutti come il ko con la Juve a San Siro. E poi anche del mercato e del futuro di Icardi.

“Sicuramente noi dobbiamo essere ambiziosi, di quelli che vogliono migliorare, perché vogliamo stare” in Champions League. “Ci stiamo bene – sottolinea – e probabilmente ci sono delle cose che si possono fare anche un po’ meglio. Vogliamo continuare in questo ridurre la differenza con quelli che ci sono davanti nella classifica finale e in questo è stato già fatto tanto”. Escluso, per il momento, però, l’obiettivo tricolore. “Servono giocatori e spendere soldi a livello di quelli che vincono il campionato. L’obiettivo non riguarda la prossima stagione, altrimenti si comincia a farsi male. Il tifoso va protetto, così come ha fatto con noi chi cercava di spegnere le luci”.

Il mercato? “La società – sottolinea il tecnico di Certaldo – ha già cominciato a muoversi bene, però poi bisogna far tornare dei conti che diventano fondamentali. Noi dobbiamo fare un percorso dove, prima di fine mese, dobbiamo far tornare i conti su quelli che sono i bilanci e per farlo bisogna riuscire a risanare la società. Poi si possono rinvestire mettendoci qualche cosa di più sopra, però poi diventa difficile andare a fare nomi altisonanti come l’anno scorso”.

E su questo tema Spalletti si toglie qualche sassolino dalle scarpe: “Si è cominciato a parlare di nomi che non potevamo raggiungere. Dopo che siamo partiti, loro non mi hanno messo a disposizione quello che mi avevano detto prima. Si è fatta confusione in quel momento” però “sono andato dritto”. L’allenatore toscano esordisce dicendo che “questi colori mi sembra che mi stiano bene addosso” ma, nel contempo, avverte che “qui si tende a sciupare i giocatori più che a proteggerli” come successo con Kondogbia, andato al Valencia, ora valutato 80 milioni di euro.

E passiamo ai nomi. “Cancelo e Rafinha in questo momento non si possono riscattare, in un secondo momento vedremo. Sono stati giocatori straordinari che hanno dato forza”. Spalletti parla chiaro. Il futuro di Icardi? “Per me – si difende – rimane difficile dire che cosa faranno giocatori di questo livello dire che cosa faranno, è soprattutto la sua volontà. A me è capitato in passato: tenere uno che non vuole rimanere, anche se non è il suo caso, diventa difficile. Bisogna vedere quello che può capitare sul mercato a un calciatore. Se vanno via giocatori importanti, diminuisce la possibilità di crescita ammesso che non vengano giocatori più importanti di lui”.

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