Calcio: Juve senza Dybala contro lo Spezia. Allegri: “Pensare al 4° posto”

Concentrazione massima e niente voli pindarici.

Foto LaPresse - Fabio Ferrari 08 Dicembre 2021 Nella foto: Massimiliano Allegri (Juventus F.C.);

TORINO – Concentrazione massima e niente voli pindarici. La Juventus si è riavvicinata alla vetta ma il discorso scudetto resta una corsa ristretta a tre contendenti. E non riguarda la Vecchia Signora, impegnata piuttosto in un testa a testa con l’Atalanta per il quarto posto, il vero obiettivo insieme alla finale di Coppa Italia e al passaggio del turno in Champions League. Alla vigilia della sfida con lo Spezia Massimiliano Allegri tiene alta la guardia e bada alla sostanza, ovvero i tre punti contro i liguri, già capaci di castigare in trasferta in questa stagione Napoli e Milan. Anche perché i bianconeri restano in piena emergenza: se Berdardeschi e Rugani tornano a disposizione (con il secondo candidato a una maglia da titolare vista l’assenza di Bonucci) si prolunga lo stop di Dybala, che non ha terminato l’allenamento di venerdì per un problemino al flessore e sarà quindi rivalutato attesa della prossima partita con la Sampdoria e, soprattutto, della sfida con il Villarreal.

Una ricaduta che complica i piani di Allegri nelle rotazioni in attacco ma che non esclude un turno di riposo per Dusan Vlahovic, reduce da sette gare in cui ha iniziato dal primo minuto. “Devo ancora decidere ma potrebbe partire dalla panchina”, ha ammesso l’allenatore toscano aprendo all’ipotesi di un tandem offensivo più mobile composto da Morata e Kean (“sta molto bene ed è più sereno mentalmente”) con Cuadrado pronto a riprendersi il ruolo di incursore sulla fascia destra. Di risultato in risultato l’entusiasmo attorno alla Continassa è cresciuto, ma l’ex tecnico del Milan fa i conti con la dura realtà dei numeri. “Abbiamo tre squadre davanti, servono 84 punti minimo per vincere lo scudetto. E noi non ci possiamo arrivare. Visto che siamo quinti perché l’Atalanta ha una partita in meno e noi siamo messi peggio negli scontri diretti, bisogna pensare al quarto posto – ha tagliato corto – E’ normale che alla Juve si punti sempre al massimo, ma purtroppo in campionato siamo lì e non possiamo farci niente”.

La Champions è il traguardo imprescindibile per poter essere più competitivi tra qualche mese e Allegri non vuole sentir parlare di altre questioni, dalla suggestione Pogba, che torna ciclicamente, fino alla telenovela sul rinnovo di Dybala, sempre più in bilico. “In questo momento parlare di mercato non ha assolutamente senso – ha precisato – Paul un giocatore del Manchester, non so cosa farà il prossimo anno. Paulo sul piano tecnico è indiscutibile, poi ci sono gli aspetti contrattuali che non dipendono da me”. Tutti i pensieri di Max sono rivolti al campo e a un piazzamento nell’Europa che conta ancora da conquistare.

di Alberto Zanello

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