Calcio, la Juventus omaggia Tevez: ‘Suerte Carlitos’

'Suerte, Carlitos'. La Juventus rende omaggio a Tevez nel giorno in cui l'argentino ha ufficializzato il suo addio al calcio giocato "dopo una carriera ricca di trofei, gol e record con le maglie di Manchester United, Manchester City, Juventus e Boca Juniors", scrive il club bianconero.

(Juan Mabromata/Pool via AP)

MILANO – ‘Suerte, Carlitos’. La Juventus rende omaggio a Tevez nel giorno in cui l’argentino ha ufficializzato il suo addio al calcio giocato “dopo una carriera ricca di trofei, gol e record con le maglie di Manchester United, Manchester City, Juventus e Boca Juniors”, scrive il club bianconero. “Era l’estate del 2015 quando lo salutammo così dopo aver vinto tanto in maglia bianconera, in soli due anni. La sua prima partita fu quasi una metafora di quanto sarebbe accaduto dopo: un gol, una vittoria, un trofeo alzato al cielo. Si trattava della Supercoppa italiana: Juventus-Lazio del 2013, all’Olimpico”. “Da allora – si legge – non si è più fermato, segnando 50 gol in 96 partite. Non bisogna essere bravi in matematica per realizzare che l’Apache ci abbia fatto esultare almeno una volta ogni due gare. I numeri ci dicono che la rete si è gonfiata praticamente una volta ogni due tiri in porta effettuati (102) nel corso di quei due, indimenticabili, anni: nessuno come lui in Serie A, dove è stato il giocatore che ha vinto più partite di tutti in quel periodo (53). Un crescendo, spettacolare. La seconda e ultima stagione all’ombra della Mole è stata per lui la migliore, pareggiando il record di 29 centri raggiunti a Manchester al suo primo anno al City”. “Il ricordo che ha lasciato Carlitos a Torino è indelebile negli occhi e nel cuore di ogni tifoso”, prosegue il club bianconero. “Giocatore trasversale che, in sole due stagioni, ha fatto innamorare juventini di lunga data e giovani bianconeri, oltre ad aver lasciato uno splendido ricordo anche all’interno del club e come se ce ne fosse bisogno la piacevolissima visita di qualche mese fa ne è stata la conferma. E la bellezza di questa storia è che anche la Juve è rimasta nel cuore di Carlitos perché le storie d’amore si costruiscono insieme”. “Non ci sarebbe molto da aggiungere a queste parole che ben riassumono il giocatore, ma anche e soprattutto l’uomo. Oggi saluta il calcio un leader, un fuoriclasse, una guida, un esempio di umiltà, determinazione e coraggio. Semplicemente Carlitos Tevez, l’Apache”, si legge in conclusione.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome