Calcio Liverpool, Grobbelaar: Heysel peggio degli orrori della guerra

Il leggendario ex portiere del Liverpool Bruce Grobbelaar ha parlato di come il calcio "lo abbia salvato" dopo le sue orribili esperienze come soldato nell'esercito della Rodhesia.

Londra (Regno Unito), 2 ott. (LaPresse/AFP) – Il leggendario ex portiere del Liverpool Bruce Grobbelaar ha parlato di come il calcio “lo abbia salvato” dopo le sue orribili esperienze come soldato nell’esercito della Rodhesia. Raccontando anche il trauma delle tragedie dell’ Heysel e di Hillsborough durante la sua carriera di calciatore. Il sessantenne ex numero 1 dei Reds nel corso di una lunga e toccante intervista al quotidiano britannico Guardian ha raccontato di come l’impatto dei combattimenti nella guerra di indipendenza dello Zimbabwe. Ciò negli anni ’70 è stat tale che due suoi commilitoni si tolsero la vita quando gli era stato detto di tornare in servizio. “Si uccisero simultaneamente nei bagni adiacenti alle caserme, ma non potevano affrontarlo”, ha detto Grobbelaar. Il portiere, famoso per le sue eccentricità ad Anfield, ha ammesso che il calcio lo ha “salvato”, aggiungendo che “mi ha tenuto lontano dagli oscuri pensieri della guerra”.

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Grobbelaar ha raccontato ancora come uno dei suoi commilitoni bianchi mutilasse i corpi dei combattenti neri. “Questo tizio staccava un orecchio da ogni uomo che uccideva”, ha detto Grobbelaar. “Teneva le orecchie in un barattolo e aveva un bel po’ di barattoli, la sua famiglia era stata brutalizzata e voleva vendicarsi”, ha aggiunto. L’ex portiere del Liverpool ha poi ricordato due eventi drammatici che lo hanno visto, suo malgrado, protagonista gli anni ’80. Il disastro dell’Heysel del 1985, quando 39 tifosi della Juventus morirono prima della finale della Coppa dei Campioni e il disastro di Hillsborough nel 1989. Questo portò alla morte di 96 tifosi del Liverpool. “L’Heysel è stato peggio della guerra”, ha detto Grobbelaar, che ha vinto sei titoli e una Coppa dei Campioni con il Liverpool fra il 1981 e il 1994. “Nella boscaglia sapevi che cosa poteva succedere, all’Heysel c’erano persone innocenti, sentivi le tribune cadere in rovina e vedere i corpi era terribile”, ha raccontato l’ex Red. Sulla tragedia di Hillsborough, infine, l’ultimo ricordo drammatico: “Ero vicino al cancello numero 13 e c’era questo suono morbido, come l’aria che esce. Ho visto i volti schiacciati della gente contro il recinto, sono andato a prendere la palla e ho urlato a una poliziotta: “Apri il cancello”. Ma lei mi disse: “Non ho la chiave”.

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