Calcio, Mancini guarda al futuro degli azzurri: “Mai più delusioni Mondiali”

Una delusione che si fa fatica a digerire, anche a Mondiale finito.

Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini in foto Roberto Mancini

Una delusione che si fa fatica a digerire, anche a Mondiale finito. Nel corso del suo messaggio di auguri natalizi ai tifosi della Nazionale, il pensiero del commissario tecnico Roberto Mancini torna ancora sulla mancata partecipazione alla Coppa del Mondo appena conclusa con il trionfo dell’Argentina. “Siamo dispiaciuti per aver dato ai nostri tifosi una delusione con questo Mondiale, speriamo che non accada più e anzi speriamo che il prossimo sia molto importante per la nazionale italiana”, ha dichiarato il Mancio in una videointervista ai canali social della Figc. Una amarezza che davvero il ct non riesce a superare, d’altronde lui stesso l’aveva definita “la più grande delusione della sua carriera”. Con il 2022 che sta per essere archiviato, Mancini guarda già alla prossima stagione quando i suoi azzurri saranno chiamati a giocarsi la qualificazione agli Europei del 2024 in Germania. “La prima partita del prossimo anno sarà nuovamente contro l’Inghilterra e sarà importante oltre che di prestigio, perché sarà l’esordio nel nostro percorso di qualificazione ai prossimi Europei”, ha detto Mancini. “Poi ci sarà Malta, quindi le Finali di Nations League che sono comunque un torneo prestigioso e che proveremo a vincere se ci sarà la possibilità”, ha aggiunto il ct.

Nel frattempo si è conclusa la tre giorni di stage per i giocatori di interesse nazionale, a Coverciano. Tre giorni di lavoro e sessantasei giocatori coinvolti, in una nuova ‘tappa’ del percorso intrapreso già nella scorsa stagione dalla Figc, per agevolare la transizione dalle nazionali giovanili alla Nazionale maggiore e ampliare così la base dei calciatori selezionabili. Uno stage che da martedì ha portato al centro tecnico federale giocatori di Serie A, Serie B e militanti all’estero, divisi in due gruppi di lavoro.

“Questo stage – ha commentato a fine raduno il ct Mancini, davanti alle telecamere di Vivo Azzurro – si porta dietro un bilancio positivo, perché abbiamo potuto conoscere meglio dei ragazzi che vediamo solo sporadicamente; e poi un conto è vederli solo dalla tribuna e un altro poterli osservare da vicino. Questo è il secondo stage che organizziamo e ci sono dei calciatori che mi hanno colpito per le loro grandi qualità”. Con il triangolare ‘in famiglia’ sul campo di Coverciano intitolato a ‘Enzo Bearzot’ si è chiusa oggi anche la seconda e ultima parte di questo stage, in tre sfide da 35 minuti l’una che hanno portato ad affrontarsi sul terreno di gioco tutti e trentasette i giocatori presenti al CTF da ieri. Come per tutta la durata di questo raduno, a osservare dalla tribuna i ragazzi presenti anche il coordinatore delle Nazionali giovanili maschili, Maurizio Viscidi, insieme ai tecnici delle stesse varie selezioni degli Azzurrini.

“I giocatori interessanti ci sono, è solo questione di tempo e di saperli aspettare. Ci sono diversi giocatori di prospettiva nazionale”, ha evidenziato ancora Mancini che ha sottolineato come giocare in Serie B è sicuramente importante ma per salire di livello i giovani devono trovare spazio anche in massima serie. “La B può diventare un campionato utile per crescere, poi l’importante è arrivare in Serie A per giocare partite di alto livello perchè ti aiutano”, ha concluso Mancini. Perchè è solo giocando ad alti livelli che i giovani possono poi arrivare ad essere pronti ad affrontare le pressioni dei grandi appuntamenti, come un Mondiale.

LaPresse

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