Calcio, Mazzarri: “Serve l’aiuto dei tifosi per rendere la vita difficile all’Atalanta”

Anche per la sfida di domani contro l'Atalanta, il Cagliari dovrà fare a meno di diversi giocatori. "Questa situazione è ormai una costante. Non voglio cercare alibi ma è chiaro che, ad esempio, non si rinuncia ad un calciatore come Keita a cuor leggero. Altri sono stati recuperati all’ultimo momento della scorsa gara; Caceres è squalificato".

Foto Massimo Paolone/LaPresse

ROMA – Anche per la sfida di domani contro l’Atalanta, il Cagliari dovrà fare a meno di diversi giocatori. “Questa situazione è ormai una costante. Non voglio cercare alibi ma è chiaro che, ad esempio, non si rinuncia ad un calciatore come Keita a cuor leggero. Altri sono stati recuperati all’ultimo momento della scorsa gara; Caceres è squalificato. Io comunque devo fare il massimo perché il Cagliari renda la vita difficile all’Atalanta; magari con l’aiuto del pubblico che contro la Roma ha raccolto i nostri input positivi e ci ha caricato alla grande. Spero che succeda lo stesso anche domani”, ha dichiarato il tecnico dei sardi, Walter Mazzarri. “Quando non si fanno punti è inutile fossilizzarsi troppo sulla partita che si è persa; dobbiamo invece concentrarci sulla prestazione per arrivare poi al risultato. Le ultime tre gare vanno lette ciascuna in modo diverso: a Firenze abbiamo sbagliato partita, mentre contro Roma e Bologna, pur commettendo degli errori, avremmo meritato di fare punti. Gli episodi incidono, è vero che in questo momento paghiamo tutto”, ha aggiunto. “A Bologna si è vista una crescita della squadra. Nella fase difensiva siamo migliorati tanto, su altri dettagli dobbiamo ancora lavorare. Vorrei vedere applicare meglio le due fasi ed una transizione più veloce verso la porta avversaria, che è quello che ci è mancato lunedì scorso, un palleggio più rapido. Della gara mi è piaciuta la reazione dopo aver preso il gol di De Silvestri: siamo andati all’attacco, creando i presupposti per segnare”, ha spiegato. “Anche nella prossima sosta di novembre diversi giocatori partiranno per gli impegni con le rispettive Nazionali. Poche volte dal mio arrivo ho potuto svolgere una settimana tipo dal martedì alla domenica; non è semplice quindi mettere a punto gli automatismi, ho dovuto ricorrere alla mia esperienza per confezionare ogni volta una camicia diversa adatta alla partita che ci aspettava. Purtroppo il campionato è strutturato così, dobbiamo accettarlo ma le difficoltà sono oggettive”, ha concluso.

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