Calcio, Montella: “Difendiamo la Fiorentina e la città, il destino è nelle nostre mani”

"Abbiamo lavorato sulla testa e sulla consapevolezza, esaminato cosa è successo nelle ultime partite. Il destino del calcio ci ha messo una mano sopra. Domani ci giochiamo una stagione, dobbiamo difendere Firenze, non solo la Fiorentina".

Foto Francesca Soli /LaPresse

FIRENZE – “Abbiamo lavorato sulla testa e sulla consapevolezza, esaminato cosa è successo nelle ultime partite. Il destino del calcio ci ha messo una mano sopra. Domani ci giochiamo una stagione, dobbiamo difendere Firenze, non solo la Fiorentina”. Così Vincenzo Montella alla vigilia della sfida contro il Genoa, valida per l’ultima giornata e decisiva per la permanenza in Serie A dei viola. “Siamo stati messi tutti alla prova in maniera violenta, ma se siamo intelligenti può essere un momento di crescita e di unione futura”, ha spiegato il tecnico in conferenza stampa. E ha assicurato: “Ho visto bene i giocatori in allenamento. La squadra ha sempre fatto sempre la prestazione, poi è successo l’incredibile ma bisogna mettere il timbro a questa stagione. Servono coraggio e forza, senza vittimismo, consapevoli che il risultato e il destino dipendono esclusivamente da noi. Dobbiamo andare in campo senza paura”.

Il mea culpa

“Se siamo in questa situazione è colpa nostra”, ha proseguito. “Sicuramente c’è poca tranquillità. Creiamo tanto ma non riusciamo a fare gol e gli avversari alla minima occasione segnano. L’impegno c’è, non è che i giocatori devono svegliarsi perché hanno dormito. Nell’aria c’è qualcosa che non ha aiutato la squadra ma non è un alibi. Affrontiamo il destino a testa alta e petto in fuori, abbiamo la possibilità per farcela. Auspico – ha aggiunto Montella – che domani quando ci sveglieremo da questo brutto sogno ognuno faccia un’analisi più lucida e si capisca dove si è sbagliato, tutti”.

LaPresse

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