Calcio, Napoli ‘flop’: è frenata scudetto. La Fiorentina ora guarda all’Europa

Il 'mantello' del pubblico del 'Maradona', celebrato da Spalletti, non è bastato a far diventare il Napoli un 'supereroe'.

Foto Alessandro Garofalo/LaPresse 10 aprile 2022 Napoli, Italia sport calcio Napoli vs Fiorentina - Campionato di calcio Serie A TIM 2021/2022 - stadio Diego Armando Maradona Nella foto: Lorenzo Insigne (SSC Napoli); Gaetano Castrovilli (ACF Fiorentina); Photo Alessandro Garofalo/LaPresse April 10 , 2022 Naples, Italy sport soccer Napoli vs Fiorentina - Italian Football Championship League A TIM 2021/2022 - Diego Armando Maradona stadium. In the pic: Lorenzo Insigne (SSC Napoli); Gaetano Castrovilli (ACF Fiorentina);

ROMA – Il ‘mantello’ del pubblico del ‘Maradona’, celebrato da Spalletti, non è bastato a far diventare il Napoli un ‘supereroe’. La sfida contro la Fiorentina che doveva segnare la svolta del campionato dei partenopei diventa un ‘flop’ che smorza le ambizioni scudetto, le stesse che proprio alla vigilia del match casalingo erano state annunciate apertamente per la prima volta. I viola, alla loro miglior prestazione stagionale, si confermano squadra rivelazione di questo campionato e negli ultimi mesi una ‘bestia nera’ per il Napoli. Dopo le cinque reti con cui hanno eliminato i partenopei dalla Coppa Italia ne arrivano altri tre, quanto basta alla squadra di Italiano per portarsi a casa un successo per 3-2 pesante che proietta la squadra toscana al settimo posto in classifica scavalcando l’Atalanta e avvicinandosi ai piani che portano ad un posto in Europa. La squadra di Spalletti, subito il gol di Nico Gonzalez al 29′, è stata capace con la forza dei nervi di riequilibrare il match ad inizio ripresa con l’inserimento di Mertens ma proprio nel momento di massima spinta, i viola, lucidi e velenosi in contropiede, si sono portati nuovamente in vantaggio con Ikone al 65′ calando pochi minuti dopo il tris con Cabral. Osimhen a sette minuti dalla fine ha regalato un finale gonfio di speranze al ‘Maradona’ ma non è bastato. Il Napoli si fa così raggiungere al secondo posto dall’Inter (che deve recuperare ancora un match). Spalletti recupera Rrahmani dopo l’attacco influenzale e torna al centro della difesa ad affiancare Koulibaly. A completare la linea a quattro davanti Ospina il confermato Zanoli a destra e Mario Rui a sinistra. A centrocampo Fabian Ruiz torna titolare al posto dello squalificato Anguissa. In attacco confermati Politano e Insigne sugli esterni al fianco del rientrante Osimhen. Nella Fiorentina seconda consecutiva da titolare per Cabral con Saponara e Nico Gonzalez a completare il tridente e Amrabat al posto di Torreira. E’ del Napoli il primo squillo del match con Osimhen che su un pallone morbido di Insigne colpisce tutto solo di testa con la palla fuori di un soffio . La squadra di Spalletti cerca ritmo, prova ad insistere con il solito pressing e al 14′ va in rete proprio con il nigeriano su assist di Zielinski ma la rete è viziata da fuorigioco. Superato il ventesimo il Napoli continua a macinare gioco senza però sfondare. La Fiorentina infatti appare ordinata e attenta iniziando a mettere fuori la testa. E al primo vero affondo va in rete con Nico Gonzalez. Dopo una splendida azione in velocità, Duncan appoggia per Cabral, il pallone finisce tra i piedi del giovane attaccante argentino che calcia di potenza sotto la traversa. La rete è un colpo alla lucidità del Napoli che va in apprensione. A dare una sveglia ci prova Mario Rui al 34′ che approfitta di un errore di Venuti, entra in area e calcia di potenza con la palla sopra la traversa. Ma è un Napoli imbavagliato da una Fiorentina che non si fa mai prendere dall’ansia, sempre lucida e attenta. Italiano ha studiato al meglio la sfida, giocata tutta sul pressing del Napoli. Ai partenopei serve più coraggio e maggiore velocità nelle giocate per evitare che il piano inclinato del match diventi impossibile da riequilibrare. Spalletti nella ripresa punta su Lozano che prende il posto di Politano e dopo pochi minuti inserisce anche Mertens per Ruiz. E’ dunque un Napoli a trazione anteriore che gioca con maggiore aggressività e qualità. E subito il tecnico toscano viene ripagato con una splendida azione corale avviata da Osimhen che arriva in piena corsa sul fondo e crossa al centro per Mertens che trova l’angolino e insacca. Il match cambia volto, il Napoli, spinto dal ‘Maradona’ va all’assalto con ancora più incisività. I viola arretrano in maniera pericolosa subendo troppo la densità e il coraggio del Napoli. Italiano corre ai ripari, inserisce Ikoné per Saponara e Maleh per Duncan e ancora una volta sono i cambi a fare la differenza. Al 66′ i viola tornano in vantaggio propri con il nyuovo entrato francese che sfrutta al meglio un cross dalla destra dal lato opposto. IL 23 ha tutto il tempo per aggiustare il pallone e piazzare un rasoterra in diagonale. Il Napoli fatica stavolta a rialzarsi e una manciata di minuti dopo subisce il tris. Palla di Maleh per Cabral che in velocità brucia Lobotka e fa partire un tiro a giro che batte Ospina. Il Napoli è in ginocchio, si affida alla forza di nervi e alla qualità di Osimhen che a sei minuti dai tempi regolamentari riccende il ‘Maradona’ con una splendida rete. Su lancio di Mario Rui il nigeriano stoppa di petto in area, prende il tempo e calcia sotto la traversa. Si alimenta l’illusione, il finale è un assalto che in casa partenopea non regala però nessun miracolo. Il ‘supereroe’ è caduto a terra rovinosamente e ora non sarà facile rialzarsi.

di Luca Masotto

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