Calcio Torino, Nicola: “Contro l’Inter dobbiamo essere tosti e sfacciati”

"Dobbiamo essere tosti, sfacciati e attenti per cercare di trarre il massimo dalla sfida contro la capolista Inter. Abbiamo voglia di giocarcela contro una grande squadra e credo che il Toro possa dire la sua".

Foto LaPresse - Fabio Ferrari

TORINO – “Dobbiamo essere tosti, sfacciati e attenti per cercare di trarre il massimo dalla sfida contro la capolista Inter. Abbiamo voglia di giocarcela contro una grande squadra e credo che il Toro possa dire la sua”. Sono le parole del tecnico del Torino Davide Nicola durante la conferenza stampa di presentazione del match di domani contro i nerazzurri, che si giocherà alle 15 al Grande Torino. La sfida contro i nerazzurri sarà la prima di un trittico chiave, quello che – prima della pausa delle nazionali – vedrà i granata opposti mercoledì al Sassuolo (in casa) e domenica alla Samp (a Marassi). L’allenatore di Luserna San Giovanni, però, preferisce concentrarsi su una partita per volta: “Io per il momento penso soltanto all’Inter, non certo al Sassuolo di mercoledì. Che poi davanti a noi ci sia l’Inter o il Real Madrid si tratta di un’opportunità da sfruttare al massimo. Sappiamo che incontriamo una squadra fortissima ma noi abbiamo enormi motivazioni, quindi nulla deve essere scontato”. “Il Toro – ha aggiunto Nicola – deve avere caratteristiche come l’organizzazione e la capacità di voler fare la partita e all’Inter non dobbiamo regalare proprio nulla perché non ne hanno bisogno”.  Il Toro arriva da una sconfitta pesante a Crotone, una partita in cui però i granata erano decimati dalle assenze causa covid: “Abbiamo fatto bene in termini di produzione di gioco, pur con tutti i problemi che avevamo. Ho visto una squadra che voleva vincere e fare la partita, non lo considero affatto un passo indietro. Ma c’è da migliorare la lettura di alcuni momenti ed essere più precisi”. “L’Inter ha organizzazione, qualità e una grandissima mentalità. A noi – ha concluso – il compito di cercare di creare preoccupazioni alla capolista. Perché nel nostro piccolo dobbiamo avere la fame giusta per giocarcela anche contro la prima della classe”.

LaPresse

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