Cantone: “Appalti rallentati dalla burocrazia, non dal codice”

L'attuale codice degli appalti contribuisce a bloccare gli appalti? "Purtroppo non è così. Se fosse così facile sarei il primo a dire di abrogare il codice"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Raffaele Cantone

ROMA (LaPresse) – Cantone: “Appalti rallentati dalla burocrazia, non dal codice”. L’attuale codice degli appalti contribuisce a bloccare gli appalti? “Purtroppo non è così. Se fosse così facile sarei il primo a dire di abrogare il codice”. Lo dice il presidente dell’Anac Raffaele Cantone a Circo Massimo, su Radio Capital, “Il problema vero è l’incapacità della burocrazia rispetto a certe sfide – aggiunge – Anche norme di grande semplificazione non vengono utilizzate dalla pubblica amministrazione. C’è un problema di regole ma anche dei soggetti che le devono applicare. È come se mettessimo una Ferrari in mano a un neopatentato o a una persona in là con l’età che è abituata a guidare una 500”.

“Prendersela con il codice – aggiunge Cantone – è sbagliato. Questo codice merita di essere emendato in molte parti, ma non è stato applicato neanche per il 20% delle disposizioni vere, e questo ovviamente è colpa di una serie di meccanismi che non sono stati messi in campo da questo governo e dal quello precedente. Ci sono tantissime norme che erano fondamentali e sono rimaste sulla carta. Credo sia importante dire che per questa materia c’è necessità che ci sia certezza delle regole, è fondamentale che governo e parlamento in tempi ragionevoli indichino quali sono le regole da adottare”. Il nuovo codice, ricorda il magistrato, “non ci sarà prima di 8-12 mesi, se il governo dovesse riuscire a usare la corsia più veloce possibile. Credo che ci sarà quantomeno un decreto legge per una serie di modifiche ritenute urgenti, e questa mi sembra una buona idea”.

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