Caos Tav, tra dossier segreti e sondaggi. Di Maio tentato dal sì all’opera, ma Grillo frena: è morta

A fare il tifo per la realizzazione dell'alta velocità, oltre a Salvini, c'è anche il ministro Tria

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 13-02-2019 Roma Politica Camera dei Deputati. Question Time Nella foto Luigi Di Maio, Matteo Salvini Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 13-02-2019 Roma (Italy) Politic Chamber of Deputies. Question Time In the pic Luigi Di Maio, Matteo Salvini

Uno studio commissionato da Luigi Di Maio che attesterebbe la volontà della maggioranza dei grillini di procedere con la Tav: a rivelarlo è stato il Corriere della Sera. E seguendo quei dati il vicepremier dei 5 Stelle, sotto traccia, starebbe lavorando per concretizzare l’opera. E trova sponda nel collega Matteo Salvini: il capo del Carroccio è intenzionato a rinunciare all’alta velocità. Sa che un no alla Torino-Lione non verrebbe accettato dai suoi elettori.

Se Di Maio è possibilista, senza dirlo pubblicamente, il gotha del Movimento è irremovibile: la Tav è morta, sostiene Beppe Grillo. In mezzo, a cercare di mediare, c’è Giuseppe Conte.

L’idea è tirare a campare almeno fino alle europee: non prendere una decisione netta per evitare di avere contraccolpi alle urne. Il premier si era fatto scappare un sì alla mini-Tav, una sorta di piano rivisto, ridimensionato. Ma in pochi minuti ieri è arrivata l’entrata a gamba tesa di Danilo Toninelli e la smentita di Palazzo Chigi.

Si iscrive al partito della sì Tav anche Tria: “Ci sono posizioni differenti nel governo – ha detto il ministro dell’Economia – ma credo che ci sarà un’evoluzione positiva. Del resto c’è una legge su questo e per cambiare ci sarebbe bisogno di un’altra legge, ma non credo sarà cosi”.

All’altro capo del telefono c’è la Francia. E l’atteggiamento dei cugini è chiaro: vogliono che l’opera si realizzi. Si augurano che la ripresa dei lavori avvenga in tempi rapidi. A confermarlo è stato l’omologo di Tria, Bruno Le Maire: il ministro spera (pretende) che la Tav diventi realtà, soprattutto per non perdere i 300 milioni di euro dall’Unione Europea.

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