Capodanno, 94 euro a famiglia per il cenone. 6mila tonnellate di cotechini

Durante le festività di fine anno si consuma circa il 90 per cento del totale della produzione nazionale

(Photo by PETER PARKS / AFP)

MILANO – Per il cenone di fine anno saranno destinati alla tavola 94 euro in media a famiglia, con un aumento del 14% rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixè, secondo cui più di sette italiani su dieci (71%) consumeranno il cenone a casa, propria o di parenti e amici, mentre gli altri si divideranno tra ristoranti, trattorie, pizzerie, pub e agriturismi, per una media complessiva a tavolata di 9 persone. Lo spumante si conferma il prodotto immancabile per nove italiani su dieci (91%), seguito a ruota dalle lenticchie, presenti nell’82% dei menu.

Le scelte degli italiani a Capodanno

Tra le più note quelle del Castelluccio di Norcia Igp, ma anche quelle inserite nell’elenco delle specialità tradizionali nazionali come le lenticchie di S. Stefano di Sessanio (Abruzzo), di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), Molisane (Molise), di Altamura (Puglia), di Villalba, Leonforte, Ustica e Pantelleria (Sicilia), o quelle umbre, ad esempio di Colfiorito. L’interesse per le lenticchie è accompagnato dalla riscossa di cotechino e zampone, presenti sul 67% delle tavole. Si stima che saranno serviti circa 6 milioni di chili di cotechini e zamponi, con una netta preferenza per i primi.

Aumenta la spesa per il cenone

Durante le festività di fine anno si consuma circa il 90 per cento del totale della produzione nazionale. In gran parte certificata come Cotechino e Zampone di Modena Igp, riconoscibili dal caratteristico logo a cerchi concentrici gialli e blu con stelline dell’Unione europea. Si rileva, sottolinea Coldiretti, anche un’apprezzabile richiesta per cotechini e zamponi artigianali, magari acquistati direttamente dagli allevatori, in azienda, nei mercati. Sulle tavole delle feste è forte anche la presenza del pesce nazionale, a partire da alici, vongole, sogliole, triglie e seppie. Il 66% degli italiani ha assaggiato il salmone arrivato dall’estero, appena il 13% si è permesso le ostriche e il 15% il caviale. Spesso però di produzione nazionale.

(LaPresse/di Silvia Caprioglio)

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