Quattro fermati a Nuoro: sarebbero i responsabili della scomparsa di Manuel Careddu

Le ultime notizie del 18enne risalgono allo scorso 11 settembre.

©Elisabetta Loi/Lapresse

NUORO – È scomparso da ormai un mese Manuel Careddu, 18enne di Macomer in provincia di Nuoro. Da quel momento non si hanno più notizie nonostante le forze dell’ordine stiano indagando giorno e notte. Per scoprire la verità, che a questo punto potrebbe essere quella che tutti si aspettano. E cioè che il ragazzo sia stato ucciso, per motivi chiaramente ancora sconosciuti, e il cadavere lasciato chissà dove.

Falsa la notizia del ritrovamento di un cadavere. Le indagini proseguono

Le indagini, però, potrebbero essere arrivate ad una svolta. Perché questa mattina sono state fermate quattro persone, tra i quali due minorenni, che sono stati portati in caserma dai carabinieri di Oristano e sono in stato di fermo con l’accusa di omicidio. Il provvedimento rappresenta il risultato delle ricerche da parte delle forze dell’ordine. Ricerche che nell’ultimo periodo si sono concentrate nella zona del lago Omodeo nei pressi di Oristano. Qui, infatti, ieri pomeriggio si era sparsa la voce del ritrovamento di un cadavere. Notizia peraltro mai confermata dalle forze dell’ordine che, di fatto, continuano dunque nel loro lavoro. Un caso che si è dunque tinto di giallo anche se, come detto, l’ipotesi più plausibile è che il 18enne sia stato ucciso e poi fatto sparire.

Al vaglio delle forze dell’ordine anche le telecamere di videosorveglianza

Ora resta da capire il perché, da scoprire il motivo per cui si sia arrivati a questo epilogo. E in questo senso il fermo di stamattina delle quattro persone chiarirà certamente ogni dubbio. Perché, secondo l’accusa, sarebbero loro i responsabili di quanto accaduto ed è da loro che ci si aspettano quelle risposte fino ad oggi impossibili. Al lavoro, coordinati dalla procura di Oristano, i carabinieri del Comando provinciale di Oristano e della compagnia di Ghilarza e Nuoro. Tra le indiscrezioni anche un’aggressione avvenuta ad Abbasanta per la quale al vaglio degli inquirenti ci sarebbero immagini delle telecamere di sorveglianza esterne a un locale notturno.

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