Caserta. Cimitero, niente acqua ai cappelloni

Anche gli ascensori guasti sono un problema per gli utenti. Sono cominciati i lavori per il recupero degli edifici e le nuove costruzioni

CASERTA – Come accade ogni anno, anche in questo 2021 la celebrazione dei defunti è stata l’occasione per le solite polemiche sulle condizioni del cimitero maggiore di Caserta, quello che, per intendersi, si trova in via Cappuccini. Soprattutto i social sono diventati, in queste ore, megafono dei problemi che gli utenti hanno riscontrato nella struttura. Un giro nell’area cimiteriale è stato d’obbligo per capire quali fossero le vere condizioni. Sostanzialmente problemi e disagi abbondano anche se, al cimitero di Caserta, non si tratta altro che di routine. Sono almeno dieci anni che le condizioni dei ‘cappelloni’ richiamano l’attenzione di utenti e amministrazione comunale. Gli ascensori sono fermi a causa di guasti ormai ‘atavici’ e perfino i rubinetti dell’acqua sono a secco. L’altro grande problema dell’area cimiteriale resta quella dell’assenza di vialetti e stradine nella parte nuova del cimitero, quella dove sorgono le cappelle private a cui si accede da via Talamonti. A causa della mancanza dei percorsi pedonali gli utenti sono costretti ad aggirarsi, tra le cappelle, su uno sterrato di ciottoli e vegetazione spontanea. Disagevole, soprattutto con la pioggia di queste ore che ha creato pantani e reso difficoltoso il transito dei visitatori. Situazione problematica, senz’altro, ma non l’apocalisse a cui si era abituati fino a qualche anno fa. Non c’era l’erba alta un metro che pure è stato un problema serio per l’utenza (in questo caso soprattutto nei periodi di caldo e afa quando aumentano gli insetti) e non c’erano cumuli di rifiuti. Un po’ poco per essere ‘felici’ delle condizioni del cimitero ma abbastanza per non essere completamente ‘infelici’ visti anche i lavori che sono in corso, proprio nella zona dei cappelloni. Le recinzioni di cantiere circondano le aree dove sorgeranno le nuove strutture cimiteriali e anche gli edifici esistenti che andranno rimessi a ‘nuovo’, quantomeno sul fronte dei servizi all’utenza (i già citati problemi agli ascensori e alle condotte idriche interne) oltre che su quello della manutenzione generale degli immobili. Anche il decoro conta, almeno da quando ‘i sepolcri’ sono diventati, nella nostra cultura occidentale, luogo di memoria oltre che di riposo per i cari che non ci sono più.

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