Caso Siri, Conte: “Nessuna conta nel Cdm”. Di Maio: “Tanto casino per una poltrona”

Ma si va avanti con l'attività di governo, e con "un programma che ci impegnerà per l'intera legislatura", sottolinea il premier

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – Avanti con la campagna elettorale, il caso di Armando Siri deve rimanere sullo sfondo, almeno fino alla resa dei conti. Certo, in privato sembrano allungarsi i coltelli tra gli alleati giallo-verdi, con retroscena che parlano di crisi imminente. Pubblicamente, comunque, si cerca di non alimentare la diatriba attorno alle dimissioni (spontanee o forzate, si vedrà) del sottosegretario leghista alle Infrastrutture indagato per corruzione.

Il Consiglio dei ministri si occuperà del caso Siri

Il premier Giuseppe Conte premier passa la giornata in Puglia, torna nel liceo che ha frequentato negli Anni Ottanta, consegna i diplomi agli alunni, risponde ai giornalisti con una scrollata di spalle. Il caso Siri non è più all’ordine del giorno, ad occuparsene sarà il Consiglio dei ministri di mercoledì prossimo.

Le rassicurazioni del premier Conte: “Avanti con l’attività di governo”

Ma si va avanti con l’attività di governo, e con “un programma che ci impegnerà per l’intera legislatura”, sottolinea. Ma quindi, incalzano i cronisti, non ci sarà nessuno scontro al prossimo Cdm, con gli esponenti M5S schierati contro i leghisti? “Non ci sarà alcuna conta in Cdm”, taglia corto il premier. Conte, secondo legge, può varare il provvedimento di revoca della carica di sottosegretario una volta “sentito il Consiglio”, espressione che può presupporre un voto.

Tensioni tra Di Maio e Salvini

Luigi Di Maio e Matteo Salvini, in maniera opposta ma simmetrica, non vogliono addentrarsi dei grattacapi causati dal sottosegretario. E rilanciano i rispettivi cavalli di battaglia durante una serie di comizi in Sardegna e in Toscana. “Non c’è nessuna crisi di governo, i giornali sono peggio di Topolino, il Governo va avanti, se ne facciano una ragione tutti quanti”, attacca il leader del Carroccio dalla provincia di Pisa. Che ribadisce come bisogna considerare tutti “innocenti fino a prova contraria”, ma poi passa ad elencare veloce come un treno le cose da fare. Castrazione chimica, videosorveglianza in asili e case di cura, tasse più basse.

Le priorità del Movimento 5 Stelle

Le priorità sono diverse per il M5S: vengono prima il salario minimo, e va spostato quel miliardo di “tesoretto” avanzato dal reddito di cittadinanza per aiutare le giovani famiglie che hanno o vogliono avere figli. Da Alghero, la prima delle sue tappe sarde, Di Maio sottolinea che esecutivo e Parlamento devono lavorare su questo. Mentre gli “spiace – è la frecciatina al Carroccio – leggere ogni giorno di una Lega che dice di voler far cadere questo governo per una poltrona”. La vicenda, per Di Maio, è “si poteva risolvere con un passo indietro, invece è diventato un caso di Stato”.

La stoccata di Salvini al governo

Questo caso di Stato, comunque, sembra veramente esplosivo, se i retroscena di stampa sono arrivati a raccontare un Salvini che dice che l’esperienza di governo è finita. E che si dovrà far traslocare Conte da Palazzo Chigi alla Farnesina, per avere un premier più imparziale. Alcuni quotidiani, d’altronde, dipingono lo stesso Conte come pronto a dimettersi nel caso in cui i leghisti disertassero il Cdm per revocare la carica a Siri. Dalle opposizioni, il segretario dem Nicola Zingaretti vede due opzioni: “O è la solita buffonata. Oppure prendiamo atto che il Governo non ha più la maggioranza, e che il presidente Conte si presenti alle Camere”.

(LaPresse/di Matteo Bosco Bortolaso)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome