Covid19, la nuova variante Centaurus fa paura

ROMA – Contrassegnata dal codice “BA.2.75E’, Centaurus è la nuova variante Covid.  Sottovariante di Omicron è stata sequenziata in India per la prima volta. Da una ricerca dall’Università dell’Insubria e pubblicata sull’European Journal of Internal Medicine, sembrerebbe avere una grossa capacità di legarsi ai recettori delle cellule umane, con altro livello di trasmissibilità, colpendo preferibilmente i polmoni anziché le vie respiratorie alte.

Il rimedio

Secondo il professore ordinario di malattie infettive all’Università di Roma Tor Vergata e direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit), Massimo Andreani, “il vaccino bivalente in arrivo nei prossimi mesi dovrebbe proteggerci”. Il professionista ha sottolineato inoltre come ad oggi “siano i pochi dati sui livelli di protezione forniti dai vaccini usati finora contro Centaurus. Il vaccino bivalente, studiato per agire sia contro il ceppo originario del Covid che contro Omicron, si è rivelato efficace anche contro varianti non presenti nello stesso farmaco. Mancano però ancora i dati sulla sua copertura verso Centaurus”.

Diversi scenari

Finora in India Centaurus sembra aver incrementato il livello dei contagi. Secondo Andreoni una “risalita generalizzata dei casi di infezione inevitabilmente si accompagna anche un aumento dei casi gravi. Secondo Fabio Angeli, docente di Malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Università dell’Insubria e direttore della Cardiologia di Ics Maugeri di Tradate, Omicron “apre nuovi scenari pandemici e identifica questa variante come possibile dominante a livello mondiale.

Nuova campagna vaccinale

Angeli ha poi sottolineato che “l’atteggiamento da tenere nei confronti di Centaurus dovrà essere prudente. Anche se i suoi effetti in termini di aggressività sono ancora da verificare, l’aumentata capacità di legarsi alle nostre cellule e la successiva paralisi dei recettori Ace2, che hanno un ruolo fondamentale nel regolare le nostre capacità vitali, ci fanno supporre anche una verosimile aumentata capacità nel creare danni al nostro organismo”. Per cui si rende cruciale la nuova campagna vaccinale e il ripristino delle misure di protezione individuale”.

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