Centrodestra sicuro della vittoria al Nord: testa a testa al Sud con M5S, Lazio a Fratelli d’Italia

ROMA (Alfredo Stella) – Il Centrodestra ‘aspetta e spera’. Con un cauto ottimismo in vista dello spoglio delle schede di domenica sera. L’attesa cresce per conoscere davvero quali saranno i risultati delle urne. Deputati e senatori non nascondono la speranza di avere la maggioranza assoluta sia alla Camera sia al Senato, anche se la partita appare comunque abbastanza difficile. Molto dipenderà – spiegano dal quartier generale del partito degli azzurri – dall’affluenza alle urne e soprattutto dal risultato delle liste minori, ovvero quelle che resteranno sotto la soglia del 3%. Più sarà alto il dato complessivo delle altre formazioni e maggiori saranno le possibilità del Centrodestra di avere la maggioranza nel prossimo Parlamento. L’impressione è quella di una partita aperta con i 5 Stelle soprattutto al Sud e in particolare per quanto riguarda i collegi uninominali, mentre al Nord l’ottimismo è molto forte tanto che qualcuno parla perfino di vittoria in quasi tutti i collegi. L’altra sfida è la competizione tra Forza Italia e Lega. Berlusconi è sicuro di arrivare in testa e di poter, in caso di successo, indicare il presidente del Consiglio, come da accordi. A dire il vero, però, tra gli azzurri c’è una certa preoccupazione per il risultato nel Nord Italia dove in casa Lega assicurano che Salvini risulterà nettamente primo tanto in Veneto quanto in Lombardia, Piemonte e Liguria. Non solo: tra gli azzurri, a microfono spento, serpeggia il timore di una certa difficoltà di FI nelle Regioni rosse come Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Marche. Molto dipenderà quindi dalle performance nel Mezzogiorno, ovvero dalla capacità di Forza Italia di tenere bene rispetto ai numeri del passato e da quanto la Lega sarà in grado di sfondare al di fuori della Padania. Ottimismo nel Carroccio soprattutto per quanto concerne l’Abruzzo, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna. Fratelli d’Italia appare sicura di confermarsi la terza forza della coalizione con un dato migliore al Centro-Sud che al Nord. Il Lazio e Roma in particolare, dicono i parlamentari, sarebbero i bacini principali della formazione di Giorgia Meloni. Qualche timore ci sarebbe infine in Noi con l’Italia-Udc sulla possibilità di vincere la vera sfida ovvero quella di raggiungere e superare lo sbarramento del 3%.

 

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