Champions League, Mertens e Insigne per una notte magica: Salisburgo ko 3-2

Foto Cafaro / LaPresse in foto Dries Mertens (SSC Napoli)

MILANO – Un Mertens… meglio di Maradona, le parate da fenomeno di Meret e l’abbraccio tra Ancelotti e Insigne autore del gol del terzo vantaggio che consente al Napoli di battere per 3-2 il Salisburgo (che in casa non perdeva da 70 partite) e restare in vetta alla classifica. E’ una notte magica da Champions quella vissuta nella inespugnabile ‘Red Bull Arena’ dalla formazione partenopea andata in vantaggio per due volte con il formidabile Mertens.

Il belga, protagonista di una partita di alto livello, con una doppietta supera un mito come Maradona firmando 116 reti con la maglia azzurra. Ma ci è voluta una rete di Insigne per smorzare definitamente gli assalti dei padroni di casa riusciti a pareggiare per due volte con l’inesauribile Haaland prima su rigore e poi con un colpo di testa velenoso. Per il Napoli un successo preziosissimo che lascia dietro una diretta concorrente come il Salisburgo e tiene le distanze dal Liverpool capace di calare il poker in casa del genk. Più che una vittoria una impresa per il Napoli dato che gli austriaci non perdevano in casa da 70 partite.

Fuori Manolas e nessun difensore sulla panchina partenopea

Ancelotti opta per Luperto, affidandosi in attacco a Lozano-Mertens con Callejon e Zielinski sulle fasce. Il tecnico del Salisburgo, lo statunitense Jesse Marsch, conferma nove undicesimi della squadra in campo contro il Liverpool ritrovando Ramalho in difesa e schierando in attacco il talento norvegese classe 2000, Erling Haaland, in coppia con il sudcoreano Hwang Hee-Chan.

L’avvio svela subito la bellezza del match con azioni ad altissimo ritmo

Del Napoli la prima grande occasione da rete con un destro al volo di Mertens con il portiere Stankovic che devia oltre il palo. Gli austriaci rispondono una manciata di minuti dopo con Haaland che calcia dal centro dell’area un fendente che finisce in rete ma il gol è viziato da un precedente fuorigioco netto. La sfida inizia a salire ancora più di tono e al 17′ il Napoli va in rete con un’azione da grande calcio conclusa su colpo di testa di Callejon da Mertens che da posizione defilata con un destro fantastico. Nulla di meglio per celebrare la rete con cui il bomber belga raggiunge un mito come Maradona a quota 115 reti con la maglia biancoceleste.

Il Salisburgo reagisce e Meret diventa protagonista con due parate di alto livello, la prima al 25′ neutralizzando ancora Haaland bravo a resistsre alla carica di Luperto, e la seconda al 36′ che su un destro al volo di Daka ci arriva la punta delle dita. Ma è il preludio alla rete del meritato pareggio austriaco arrivato su rigore. Meret infatti, che si presentava a Vienna ancora imbattuto in Champions, deve capitolare non riuscendo al 40′ a parare il penalty calciato magistralmente da Haaland fischiato dall’arbitro francese Turpin per atterramento di Malcuit (una ingenuità) a Hwang. Per il giovane norvegese è il quinto gol in tre partite di Champions. L’unico altro giocatore a riuscirci nelle prime tre partite era stato un certo Didier Drogba.

Il Napoli mostra una mediana in difficoltà soffrendo nella zona centrale del campo

Lozano poco brillante perché poco coinvolto in una gara tutta corsa e velocità, ingenuità difensiva possono costare care. Nella ripresa il Salisburgo (che al 33′ ha sostituito il portiere Stankovic per problemi muscolari inserendo Carlos) non cambia musica continuando con il suo gioco ordinato e asfissiante, di qualità e di tecnica. Per il Napoli uscire dalla propria area non è facile , deve cercare di costringere gli avversari a giocare sul ritmo e deve provare a non fomentare le folate austriache.

Daka si fa pericoloso (al 51′ conclusione fuor non di molto) ma è tutta la formazione austriaca a mettere in difficoltà in Napoli anche se l’intensità è leggermente calata. Zielinski prova ad accentrarsi per cercare di dare una alternativa in avanti alla squadra. Il Napoli arriva in area avversaria con più rapidità e velocità e al 64′ Mertens fa doppietta che vale il vantaggio e il sorpasso su Maradona: Macuit sfonda destra, cross per il belga che con un destro fulminante non dà scampo a Carlos. Ancelotti cambia Lozano per Insigne per avere velocità, qualità e maggiore pressing.

Il napoli sembra gestire ma il salisburgo non si arrende e riagguanta di nuovo il Napoli ancora con Haaland (sesto centro in Champions e superando Drogba) che al 72′ la mette dentro su un traversone di Jurzonen sugli sviluppi di un corner. Un minuto dopo il Napoli però torna per la terza volta in vantaggio con Insigne su assist perfetto di Mertens su lancio di Koulibaly: un gol splendido con un tocco morbido sul portiere che firma di fatto la ‘pace’ tra lui e Ancelotti come testimonia la gioia di tutta la squadra davanti alla panchina. Un gioiello su una partita entusiasmante. Da Champions per le ambizioni del Napoli e dei suoi gioielli. (LaPresse)

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